Raffaele a nerbo alzato; Siena conquista San Rossore, prima vittoria nelle regolari per Gambini

“Dai Raffa, dai Raffa, vai, vai Raffa… Primo Raffa!”
Nel video della corsa c’è una telecronaca tutta cuore e orgoglio, le parole di un babbo che accompagnano il figlio alla sua prima vittoria nelle regolari. Il fantino non è un fantino qualunque, ma è Raffaele Gambini, geometra senese, nonché tenente della Contrada del Leocorno.
Quella di ieri all’ippodromo di San Rossore è una corsa che Raffaele non dimenticherà mai, la data della sua prima vittoria, arrivata nella corsa G.R. per amatori coi mezzosangue nella corsa al galoppo 1500m

Una vittoria arrivata al termine di una gara entusiasmante, cosa si prova?

“Per me è stata un’emozione indescrivibile, è arrivata in un momento particolare ma una gara così ti ripaga di tanti anni di sforzi e sacrifici. Non posso negare che quando mi sono trovato nella retta finale sentivo che la cavalla rispondeva bene, che aveva un ottimo spunto. A tal proposito devo ringraziare Paolo Boschi e Sergio Mattichi, che sono i proprietari di Bosea (la cavalla, ndr.), Dino Pes ed Eleonora Ciacci per il lavoro che hanno sempre svolto in Pian delle Fornaci”.

E poi quel nerbo alzato…

“(Ride) Per me è stata come una mezza paliata, il nerbo nelle corse regolari non si alza normalmente, ma per me è stato un gesto liberatorio. Così ho scaricato tutta la tensione ed il nervosismo che mi accompagnavano”.

Come nasce questa passione?

“La passione nasce dal grande amore che ho sempre avuto per questa disciplina, poi da qualche anno a questa parte ho cominciato a partecipare alle corse negli ippodromi. Questa era la mia ventiduesima corsa, devo dire che la soddisfazione è doppia: Bosea era sempre stata abbastanza sfortunata, questa vittoria è una rivalsa più per lei che per me”.

Come spesso accade c’è tanta Siena in queste corse

“Sì, assolutamente, presenti anche tanti fantini noti, come Carlo Sanna, Andrea Coghe, Mattia Chiavassa, Jacopo Pacini e tanti altri. Sicuramente queste corse attraggono tanti senesi, dal momento che si tratta di cavalli mezzosangue e che possono tranquillamente essere riutilizzati in provincia. Per chi, come noi, vive di Palio i mezzosangue sono parte integrante della vita paliesca”.

Emanuele Giorgi