Rincari, stangata da mille euro per famiglia. Federconsumatori: “Il Governo intervenga sull’iva per gas e sui beni di prima necessità”

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Il +6% di luce e gas, il +5% delle assicurazioni ed ancora il +4,8% del cibo e il +4% della Tari: cambia l’anno ma non si ferma la corsa dei rincari.

E per il 2024 Federconsumatori stima una stangata da oltre mille euro per ogni famiglia.

A fare la voce grossa è il rialzo dei prezzi energetici. Ed infatti le richieste dell’associazione al Governo si concentrano soprattutto in questo ambito e si traducono nel ripristino dell’Iva al 5% sulle forniture e dell’azzeramento degli oneri di sistema.

Ma, evidenzia Giorgio Romualdi, membro della presidenza regionale di Federconsumatori, le proposte non finiscono qui:  “Serve l’istituzione di un albo dei venditori dell’energia. I venditori sono 750 e ci sono grandi problemi per la concorrenza sleale e per la scorrettezza di alcuni operatori”.

Sulle bollette del gas non aiuta poi 800mila famiglie toscane il passaggio da mercato tutelato a mercato libero che avverrà a inizio gennaio: “I cittadini non si facciano prendere dal panico e non firmino il primo contratto proposto dal porta a porta o da una chiamata – continua -. Purtroppo tra i venditori c’è una tendenza a instillare paura”.

Sono quattordici le categorie prese in esame da Federconsumatori dove si prevedono incrementi dei costi. La lista va dalle tariffe dell’acqua alla ristorazione fino ai trasporti.

Come detto però gli alimenti saranno tra i beni che peseranno di più, se confrontati al 2023, nelle nostre tasche.  “Ecco quindi che è necessario che l’Esecutivo rimoduli gradualmente l’iva sui beni di largo consumo e di prima necessità, dal punto di vista alimentare e per i servizi alla persona e alla casa, – ha aggiunto Romualdi -. La rimodulazione dell’Iva potrebbe portare a risparmi per 530 euro”.

Un consiglio poi viene dato a chi fa la spesa: il trimestre anti-inflazione operato dalla grande distribuzione può essere un arma a doppio taglio.

“Quando acquistiamo dobbiamo essere razionali – dice ancora Romualdi -. Se ci facessimo prendere dall’emotività compreremmo merce inutile. Dobbiamo capire invece cosa ci interessa davvero”.

MC