Cartelli, cori e tanti colori. Buona partecipazione in piazza Duomo a Siena, che ha ospitato il flash mob delle Sardine, movimento apartitico nato a Bologna per contrastare le politiche leghiste di Matteo Salvini e diffusosi a macchia d’olio in molte delle piazze più importanti d’Italia.
Circa millecinquecento le Sardine che si sono riunite all’ombra del Duomo di Siena, questa sera, guidati dagli organizzatori Francesca Romana Spinosa e Mattia Ciappi.
Interventi forti quelli che sono risuonati nella piazza Senese, una dichiarata lotta all’odio e alle politiche attuali che, a detta delle Sardine, non stanno tutelando i cittadini. Contrari alla Lega e a Salvini, il ‘movimento ittico’ dichiara di non sentirsi rappresentato neanche dall’attuale governo giallo-rosso: aspre critiche anche a Di Maio e a Zingaretti.
“Vogliamo difendere il baluardo della costituzione – ha dichiarato Mattia Ciappi -. Questa è una battaglia intergenerazionale che non riguarda solo i giovani. Le persone non riescono a vedersi rappresentate in questa politica semplicistica. Ho parlato di rinnovamento, specialmente nell’investimento da fare nel mondo del lavoro dove ci sono persone sottopagate e sfruttate. Vogliamo arrivare a far fare alle persone una considerazione critica sui partiti di oggi, da destra a sinistra. Vogliamo che le persone si interroghino su questa politica fatta di gattini di Salvini e remix della Meloni, fatta di qualunquismo. Torniamo in piazza per collaborare, tutti insieme” e a chi vorrebbe mettere un ‘cappello’ politico al movimento delle Sardine, Ciappi risponde: “Quando si manifesta in piazza, è facile che ci sia qualcuno che tenti di strumentalizzare. Dietro a queste persone non c’era nessun partito, anche se non è facile farlo capire”.
Il flash mob si è aperto con accorati interventi da parte degli organizzatori. Tanti i temi toccati: l’Ilva, il lavoro, le zone terremotate, le politiche estere che – a detta delle Sardine – alimentano climi di odio, limitando la libertà dei cittadini. Parlando di temi locali, non sono mancate le critiche al professor Emanuele Castrucci per i suoi tweet inneggianti al nazismo, per il quale si prevedono severe sanzioni disciplinari.
Il tema portante, però, resta la riflessione ampia e profonda verso la quale il popolo delle Sardine vuole spingere tutti quei cittadini che non si sentono rappresentati dai politici attuali, sia di maggioranza che di minoranza.
“E’ importante ascoltare ed imparare da chi ne sa più di noi, ma che sia produttivo e non un indottrinamento – ha detto Francesca Romana Spinosa, durante il suo intervento -. Dobbiamo resistere ad idee antidemocratiche e visioni nazionaliste, ma sopratutto dobbiamo agire insieme, perché insieme si fa la forza. Le nostre voci non devono limitarsi ad un solo momento, ma farsi sentire il più possibile e spingere a riflettere”.
La manifestazione si è conclusa con la piazza che ha intonato Bella Ciao e l’Inno di Mameli.
Servizio di:
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
Gennaro Groppa
Niccolò Bacarelli
Arianna Falchi