Che la città percepisca una mancanza di sicurezza è un dato di fatto: prima l’aggressione nei locali di San Girolamo, poi la rissa e il ferimento alla Lizza sono solo il corollario di una lunga serie di piccoli episodi  ai quali Siena non è abituata.
Ed è proprio questa percezione, affatto velata, che da giorni intasa i social, che ha portato il sindaco Nicoletta Fabio a chiedere un incontro al prefetto attraverso la convocazione del comitato di sicurezza.
L’incontro c’è stato, praticamente immediato ed è durato appena un’ora. Sui contenuti, massimo riserbo: lavorano le forze dell’ordine, questo è confermato e il clima è stato estremamente collaborativo. Ma non una parola in più con i giornalisti che, facendo il proprio lavoro, chiedono informazioni e notizie da poter divulgare ai lettori, a quel pubblico che da giorni evidenzia un disagio enorme con una realtà che non riconoscono più come loro.
Siena, il suo territorio, non sono abituati a concepire la quotidianità che vive il resto del mondo ma di fatto dobbiamo farci i conti e lo sappiamo. Non dobbiamo avere troppa paura dell’essere nel mondo reale rispetto ad alcuni anni fa perché restiamo comunque un luogo (tutta la provincia) privilegiato e per questo dobbiamo essere noi cittadini i primi a garantire comportamenti adeguati senza esagerare le situazioni, così come noi giornalisti dobbiamo fare il nostro lavoro senza creare allarmismo ma rimanendo, nel rispetto della deontologia, legati alla verità , all’essenzialità della notizia e alla semplicità con cui si divulga. Certo, da parte nostra, diventa più complicato muoversi quando le porte si trovano chiuse.
E’ difficile lavorare così ed è difficile fare i conti con questa figura da nemici che ci è stata cucita addosso.
Katiuscia Vaselli