Che sia stata una serata speciale lo si è visto nei volti dei partecipanti. Stavolta non è stata la tristezza a fare da padrona. Tra i tavoli, durante la cena, si è avvertita invece la sensazione che Arturo e Lorenzo fossero lì a cantare a squarciagola insieme al resto della tifoseria bianconera oppure a bere un bicchiere di vino. Se è vero che le persone non scompaiono mai veramente ma vivono nei ricordi scolpiti nel cuore di chi rimane, forse la serata di ieri ne è stata la prova tangibile..
E’ stata una giornata spensierata, all’insegna del calcio e dell’amicizia, una giornata per mantenere viva la memoria di chi non c’è più. Erano più di trecento persone quelle che ieri hanno voluto ricordare Arturo Pratelli e Lorenzo Guasparri: tra i loro amici più cari, i popoli delle contrade dell’Aquila e della Selva e i tifosi della Robur, in molti hanno manifestato il loro affetto e la loro vicinanza ai familiari, emozionati e felici per questo evento.
“ Hanno partecipato un sacco di ragazzi dell’età di Arturo ma anche chi, come me, lo ha visto crescere – sottolinea Francesco Squillace, priore della contrada dell’Aquila-. Sia Arturo che il Guaspa sono due personaggi che hanno dato tanto a questa città e ci sembrava giusto partecipare in numero massiccio. Dobbiamo ringraziare le famiglie Pratelli e Guasparri che hanno avuto questa idea e ci hanno fatto trascorrere una giornata nel loro ricordo”.
Una iniziativa la cui partecipazione ha testimoniato quanto Arturo e Lorenzo fossero due persone speciali. Il vuoto lasciato, dalle loro premature scomparse, è stato motivo di riflessione su quello che i due hanno rappresentato per le loro rispettive contrade. Il priore della Selva Stefano Marini si è fermato a ragionare su quello che Guasparri è stato per il rione di Vallepiatta: ”Lorenzo, per me, è stato innanzitutto un amico. Nella Selva è stato un punto di riferimento perché, oltre a rivestire alcuni ruoli dirigenziali, è stato sempre presente nella contrada. Un amico per tutta noi che non sarà mai dimenticato”.
Ieri, gran parte della giornata è stata, come già detto, all’insegna del calcio, sia quello giocato che quello del tifo organizzato. Il ritrovo iniziale è stato alle 17 allo stadio dell’Acquacalda. Qui le rappresentative degli amici di Arturo, degli amici del Guaspa, della contrada della Selva e della contrada dell’Aquila si sono affrontate in un quadrangolare, vinto da quest’ultimi. Alla cena, al circolo della Tuberosa, non sono mancati gli emozionanti cori degli ultras della Robur ed anche la presidente della società Anna Durio è stata presente alla giornata in omaggio ai due ragazzi innamorati della squadra bianconera.
“Una grandissima iniziativa per ricordare due grandi tifosi – ha commentato il presidente dei Fedelissimi, Lorenzo Mulinacci-. Ci sono tutte le generazioni del tifo bianconero: dai 18 anni fino a quelli di 60. Questo è fatto di grande valore, stasera a cena c’erano persone di ogni età e questa è una cosa importantissima”.
Marco Crimi