L’impegno nella valorizzazione del patrimonio di Siena, lo sforzo per far conoscere tesori artistici della nostra città che avevano meno visibilità, l’essere stato un grande letterato capace di dispensare riflessioni che hanno cambiato il modo di percepire i nostri capolavori.
È il presidente dell’Accademia degli Intronati Roberto Barzanti che tratteggia il ritratto della figura Roberto Guerrini, filologo senese, studioso di iconografia e tradizione classica. In ricordo dell’ex-docente dell’Università, scomparso dieci anni fa, oggi si è tenuta una giornata di studi a Palazzo Patrizi. “Aveva un forte senso di condivisone del sapere. Era una guida nel senso più nobile del termine”, dice l’archintronato. “Il criterio della sua offerta della conoscenza era il viaggio. Viaggiava per conoscere qualsiasi dettaglio delle opere”.
Durante l’incontro sono intervenuti colleghi, allievi, compagni di viaggio che hanno avuto l’opportunità di conoscere, condividere ed ereditare il peso culturale dell’insigne professore.
Guerrini nacque nel 1941 a Rosia, alla quale è stato sempre legato considerandola con ironia “l’ombelico del mondo”, è stato studente al liceo “Piccolomini”, si è formato Normale di Pisa, ha insegnato per molti anni all’Università di Siena ed è morto in India nel gennaio 2014.
“Coltissimo, vivace ed entusiasta ha saputo creare intorno a sé una comunità vasta di amici e allievi i quali lo ricorderanno attraverso le composite sfaccettature della sua personalità che possiamo definire “glocal” e si riflette nella sua vasta e generosa produzione di scrittore “underground” (come amava definirsi) in cui applica il suo metodo filologico alla ricerca letteraria ed iconografica”, così lo ricordano gli organizzatori.