Sospensione Sei Card, Magi: “Carenze nei cassonetti”

“La decisione di sospendere l’utilizzo della tessera 6 Card, condivisa collegialmente dalla giunta comunale, è scaturita innanzitutto dall’evidenza che il sistema di apertura dei cassonetti mostrava marcate carenze sotto il profilo dell’affidabilità, dovendo registrare quotidianamente segnalazioni dei cittadini sul malfunzionamento delle elettroniche dei contenitori, e, conseguentemente, del decoro urbano con continui abbandoni di sacchi a terra e conferimenti errati”.

L’assessore all’ambiente e decoro urbano del Comune di Siena Barbara Magi ha risposto così all’interrogazione presentata oggi, venerdì 29 dicembre, durante la seduta del Consiglio Comunale da Anna Ferretti (Progetto Siena), in merito alla sospensione della 6 Card per il conferimento dei rifiuti delle utenze domestiche.

“Era – ha proseguito Magi – urgente porre in essere una soluzione di immediata applicabilità per arginare questo fenomeno semplificando il più possibile l’accesso ai cassonetti. Tutto ciò in aggiunta al fatto che la tessera al momento non assolveva la funzione principale per la quale era stata introdotta ovvero l’applicazione della tariffazione puntuale della Tari. Tariffazione puntuale ben lontana dal poter essere introdotta in mancanza di un sistema di misurazione dei conferimenti per le utenze del centro storico. Come ben noto la tariffa puntuale è legata all’effettiva produzione di rifiuto residuo indifferenziato da parte di ciascuna utenza, secondo il principio “paghi quanto butti” (in inglese con l’acronimo Payt. – “pay as you throw”), e questo richiede la possibilità di un sistema di misurazione dei conferimenti che, per un sistema di raccolta porta a porta quale quello attualmente in vigore nel centro storico, richiede una progettazione attenta ed una valutazione delle alternative sotto tutti gli aspetti, da quello dei costi di gestione, che poi ricadono evidentemente sulle bollette, a quello dell’efficienza del sistema e della facilità di accesso e di utilizzo. La disattivazione della tessera non comporta alcun cambiamento nel contratto di servizio con il gestore unico Sei Toscana e, anzi, elimina i costi sostenuti per i continui interventi di riparazione delle elettroniche guaste o calotte bloccate oltre a quelle per le manutenzioni ordinarie, che in questa fase gravavano inutilmente sui cittadini all’interno delle loro bollette.”

“Sul centro storico – ha spiegato ancora Magi – stiamo lavorando per definire un modello che risulti efficiente e comodo per il cittadino e che garantisca allo stesso tempo il decoro della città. Con l’ampliamento dell’apertura dell’EcoSito di Fontebranda a tutte le utenze del centro storico, in via sperimentale al momento, abbiamo intanto voluto offrire agli abitanti uno strumento in più in affiancamento all’attuale sistema porta a porta che permetta il conferimento dei rifiuti anche in orari e giorni diversi da quelli del calendario di raccolta, oltre alla possibilità di utilizzare i contenitori per le pile esauste, i farmaci scaduti, gli oli alimentari e i piccoli Raee. Ricordo che l’EcoSito di Fontebranda è accessibile tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 7:30 alle 22. Per quanto riguarda i cassonetti fuori dal centro storico, i volumi dei contenitori e la frequenza di svuotamento sono stati calibrati sulla base del numero di utenze che afferiscono a ciascuna isola ecologica. Ciò non toglie che la situazione viene costantemente monitorata e che siamo pronti ad intervenire con potenziamenti in caso di criticità”.

“Senz’altro – ha concluso Magi – la sensibilizzazione dei cittadini riveste un ruolo essenziale nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani, a partire dalla consapevolezza da parte di ognuno dell’importanza di arrivare prima di tutto ad una riduzione nella produzione dei rifiuti, soprattutto indifferenziati, e poi alla corretta differenziazione delle varie frazioni. In affiancamento al citato principio del “paghi quanto butti”, proprio della tariffa puntuale, c’è infatti quello del “conosci quello che getti” (in inglese “know as you throw” – Kayt), nato dal Progetto Horizon 2020 della Commissione Europea, che si pone l’obiettivo di migliorare la raccolta dei rifiuti proprio attraverso un’informazione di qualità ed un rapporto continuo con la cittadinanza”.

La consigliera Anna Ferretti (Progetto Siena) si è dichiarata “non soddisfatta per la risposta, perché la tessera 6card era un aiuto a differenziare correttamente i rifiuti. Seppur condividendo il problema dei cassonetti dell’indifferenziato non lavabili, quello che mi lascia esterrefatta non è tanto l’eliminazione della 6card, che pure era uno strumento per incentivarne l’uso corretto, ma il fatto che l’Assessore abbia monetizzato la questione. I soldi sono certamente un fattore importante se si parla di risparmio cambiando metodo di conferimento, ma avere un ambiente sano, una città sana, è fondamentale. Se è vero che facendo la differenziata non si spende meno, ma forse anche di più, dovremmo infatti avere in cambio un ambiente migliore e più pulito. Vedo la raccolta differenziata non come risparmio, ma come un bene per la salute di tutta la comunità: sicuramente costa, però è un bene a cui non possiamo rinunciare. Sul potenziamento nell’informazione ai cittadini sono d’accordo, ma non condivido l’eliminazione della tessera per le utenze domestiche”.