Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la viabilità e per i plessi scolastici, Irpef invariata, attenzione al sociale. Sono i punti cardine del bilancio di previsione 2012 approvato nella seduta del Consiglio comunale del 4 giugno, che si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto in Emilia in occasione della giornata di lutto nazionale. Il documento previsionale ha ottenuto il voto favorevole del Centrosinistra per Torrita di Siena e quelli contrari di Lista Pdl-Lega Nord-La Destra e Rifondazione Comunisti Italiani. «Nella stesura di questo documento abbiamo voluto stanziare parte delle risorse a disposizione per mantenere inalterati i livelli dei servizi e la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria dei plessi scolastici e della viabilità – spiega il sindaco del Comune di Torrita di Siena, Giordano Santoni – puntando sulla realizzazione di opere cantierabili che godono già della copertura di fondi reperiti sia tra risorse interne al Comune sia tra quelle regionali e provinciali. In particolare puntiamo alla messa in sicurezza e miglioramento della viabilità nella zona Il Cavone e all’ampliamento della viabilità nella strada di accesso alla nuova variante provinciale».
«Il bilancio di previsione va inquadrato in una situazione economica generale molto complessa – ha aggiunto Mauro Chechi, assessore al bilancio del Comune di Torrita di Siena – nella quale il Comune ha voluto comunque mantenere inalterati gli standard qualitativi dei servizi presentando un bilancio in pareggio e proseguendo quel cammino di razionalizzazione delle risorse già avviato nel 2009. Così anche per quest’anno è confermato l’impegno per il sociale nonostante i tagli del Governo centrale e i vincoli del Patto di Stabilità che ci impongono rigore».
Nel corso della seduta, il Consiglio ha approvato, con il voto favorevole del Centrosinistra per Torrita di Siena e quelli contrari di Lista Pdl-Lega Nord-La Destra e Rifondazione Comunisti Italiani, anche il regolamento e le aliquote della prima rata dell’Imu. Nel dettaglio l’aliquota ordinaria è fissata all’1,02%, quella per la prima casa allo 0,48%, per le abitazioni concesse a canone concordato allo 0,80%, sui fabbricati rurali allo 0,2% (con impegno della Giunta su mandato del Consiglio a portare l’aliquota allo 0,1%), sugli immobili non produttivi di reddito fondiario allo 0,98% e sulle aree edificabili all’1,06%. Per il 2012 resterà invariata l’irpef, mentre la tariffa di igiene ambientale Tia subisce un incremento dell’8% a causa della novità normativa introdotta nell’agosto 2011 che classifica come pericolosi i residui di impianto di termovalorizzazione fino ad ora considerati speciali; dell’aumento del costo del carburante e della diminuzione dei contributi regionali per la raccolta differenziata e porta a porta.
La discussione – «Apprezzo e condivido l’atteggiamento responsabile di questa giunta – ha detto il capogruppo del Centrosinistra per Torrita di Siena, Valerio Presenti – e la disponibilità espressa a modificare in corsa le aliquote per la seconda rata dell’Imu, dopo la prima tranche di giugno, se il nostro bilancio lo dovesse permettere. Un senso di responsabilità che deve essere anche condivisione delle difficoltà reali che stanno vivendo i cittadini. Ora più che mai dobbiamo essere tutti uniti facendo leva sul nostro senso di comunità».
Contraria al bilancio di previsione la Lista Pdl – Lega Nord – La destra: «Siamo contrari a questo documento dove l’Imu rappresenta una delle maggiori entrate per l’amministrazione e per il Governo – dichiara il consigliere Lorenzo Vestri – La nostra richiesta è di rimodulare le quote in base alle fasce di reddito perché altrimenti si arriverà al punto in cui l’imposta non sarà versata per mancanza di liquidità delle famiglie».
Contrario anche Angelo Sanchini della Lista Rifondazione Comunisti Italiani: «In Italia c’è la moda di rimandare le responsabilità ad un organismo sempre superiore. La realtà è che c’è una crisi di sistema e ancora in molti non l’hanno capito. L’introduzione dell’Imu è stato un chiaro gesto politico da parte del Governo centrale per portare il malcontento dei cittadini direttamente alle rispettive amministrazioni. I cittadini si lamenteranno con l’assessore comunale per l’aumento delle tasse, non con il ministro Passera».