“Ancora troppo presto per parlare di zona rossa, i numeri sono stabili”, queste, le parole di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, durante la diretta Facebook per annunciare alcune notizie inerenti alla Regione.
Si parla di zona arancione, dopo che che le istituzioni hanno confermato i dati della Toscana, ma in questi giorni molti hanno temuto l’arrivo di una zona rossa, visto l’incremento dei contagi e l’affacciarsi delle varianti, inglese, brasiliana e sudafricana. Il governatore toscano, però, è positivo: “I numeri sono stabili, è presto per parlare di zona rossa, al momento i numeri ci dicono che viaggiamo su una media di 900 contagi giornalieri. Abbiamo 135 persone ricoverati nelle terapie intensive, niente a che vedere con i numeri di ottobre/novembre, durante la seconda ondata, dove arrivammo a circa 2mila contagi giornalieri e oltre 200 persone in terapia intensiva. I nostri ospedali stanno reggendo molto bene”.
Non mancano alcune riflessioni al riguardo della campagna vaccinale, la Toscana si sta muovendo molto bene nella somministrazione dei vaccini, attestandosi tra le prime regioni con più persone vaccinate: per il momento sono oltre 239mila. Dobbiamo considerare che il numero delle persone vaccinate è costituito da coloro che hanno ricevuto la prima dose del vaccino sommate a coloro che hanno concluso la seconda.
“La Toscana si sta muovendo molto bene – continua Giani -, per il momento abbiamo oltre 239mila persone vaccinate. Abbiamo aperto la campagna a molte categorie, con diversi hub distribuiti in tutte le province per accogliere quante più persone possibili.
Al momento è l’unica strada da percorrere per uscire da questo lungo periodo. Un’altra strada sarà quella degli anticorpi monoclonali, nella speranza di poter vedere al più presto quelli di Toscana Life Sciences”. “Non dobbiamo pensare che i vaccini siano sufficienti – conclude -, l’Italia ne avrà oltre 120milioni ma noi dobbiamo continuare a vaccinare quante più persone possibili, per farlo, avremo bisogno di altri vaccini. Anche la Toscana può dare la sua e contribuire a sconfiggere il Covid-19. Non abbiamo soltanto Tls, le aziende potranno investire sulla Toscana e produrre alcuni vaccini da noi”.