Tra borghi e chimere: domani sera, al castello Poggiarello, due chef senesi offrono al pubblico una cena stellata

Tra borghi e chimere: una serata stellata a La sosta del cavaliere. Domani sera, i due chef senesi, Leonardo Fiorenzani del ristorante “La sosta del cavaliere” e Senio Venturi del ristorante “L’asinello”, uniranno le loro forze per offrire al pubblico un’esperienza differente.

Una cena a quattro mani, con l’obiettivo di far conoscere ai senesi l’alta cucina, e più precisamente, l’identità culinaria dei due cuochi.

“Con Senio siamo molto amici – commenta Leonardo Fiorenzani – e abbiamo deciso di unire i nostri due stili di cucina. Cercheremo di elevare al meglio i prodotti che ci offre il territorio in questo momento, senza perdere però, la nostra senesità. A Siena credo che si possa fare alta cucina, bisogna credere nelle materie che abbiamo e nelle cose che si fanno. Promuovere questo tipo di cucina non significa prendere il posto delle storiche osterie, perché noi offriamo percorsi di degustazione diversi, che non si provano tutti i giorni, ma che sporadicamente vale la pena provare”.

L’andamento della serata prevede tre piatti a testa degli chef: il primo, servito da Senio Venturi, è una quaglia glassata alla china con fegato grasso e radicchio alla brace, mentre la seconda portata, di Leonardo Fiorenzani, prevede Capocollo di cinta senese, patate, pompelmo e prezzemolo.

La degustazione proseguirà poi con un raviolo di maiale al vapore con brodo di prugne e porri (Venturi), e un risotto al cavolo nero, fegatini, pecorino, mandarino, nocciole (Fiorenzani).

Gli ultimi due piatti sono: capriolo arrostito, sedano rapa e condimenti agri (Venturi); infine un gelato al gorgonzola (Fiorenzani).

La cena sarà accompagnata dal vino di castello Poggiarello.

“Il menù costruito rispecchia a pieno le nostre idee – spiega chef Fiorenzani – e abbiamo proposto una serie di ricette che potessero abbinarsi bene, per offrire agli ospiti una degustazione perfetta e che possa lasciare qualcosa di positivo. Sono convinto che i commensali potranno vivere un’esperienza unica, alla scoperta di nuovi sapori”.

Pietro Federici