“Trasporti adeguati, diritto alla casa e allo studio”: all’Università di Siena la protesta delle tende degli studenti

Una tenda ‘simbolica’ di protesta è stata posizionata dagli studenti nel cortile del rettorato all’Università di Siena. “Trasporti adeguati”, “diritto alla casa”, “diritto allo studio”: si legge questo negli striscioni portati da una quindicina di iscritti dell’ateneo che stamani hanno manifestato.

“Siamo qui per rilanciare la campagna regionale di Cravos “Vivere non è un lusso” – spiega Samuele Picchianti, presidente della consulta degli studenti dell’Università – . Chiediamo l’immediato ritiro delle tariffe del primo settembre e più soldi per le residenze pubbliche. L’aumento delle tariffe della mensa – continua – ha portato molti non borsisti a non frequentarla più. Inoltre gli studenti sono stati costretti a spostarsi delle strutture private dall’azienda di diritto allo studio regionale per una fallace programmazione sui lavori che ha portato, tra l’altro, alla riduzione della metà dei posti letto”.

I manifestati hanno incontrato il direttore generale dell’Università Emanuele Fidora. Centrale nella discussione tra le parti è stato il tema dei trasporti ed in particolare la convenzione con Autolinee toscane per eventuali sconti.

“Il Dsu ha confermato il suo impegno sull’argomento – ha detto Fidora agli studenti -. E stanzierà le sue risorse per gli studenti che hanno la borsa di studio. Il nostro ateneo impegnerà fondi per i suoi immatricolati. E lo stesso farà l’Università per Stranieri con i suoi iscritti”.

Nell’evidenziare l’impegno di Comune e Dsu nel dossier Fidora ha specificato di voler lavorare ad una scontistica sui trasporti che non sia “misura spot da fare una tantum”.

MC