Tumori, incidenza in aumento tra la popolazione senese. “Ecco perché è importante fare prevenzione”

L’oncologia medica delle Scotte segue in media mille pazienti all’anno perché l’incidenza dei tumori è in aumento. È il segno dei tempi, con una popolazione che sta invecchiando e che quindi rischia di essere più suscettibile alle malattie.

Ma c’è anche un incremento tra i giovani sui cui la comunità scientifica sta indagando. Quella di uno stile di vita scorretto è un’ipotesi accreditata per spiegare l’impennata anche se è ancora da dimostrare il rapporto causa-effetto.

Cinquemila invece sono le persone guarite ma che proseguono i controlli nell’unità operativa del policlinico. Basta questo per ricordare l’importanza del fare prevenzione (maggio è dedicato a quello per il melanoma, ndr.), anche per riuscire a diagnosticare il cancro quando è in una fase precoce.

Alcune campagne di screening sono ben strutturate come quella per il colon, per la cevice uterina, per la mammella. Ma come spiega Roberto Petrioli, direttore dell’oncologia medica delle Scotte, non sempre bisogna muoverci in questo senso.

“Per il melanoma non ci sono programmi di screening. Bisogna agire sugli stili di vita e su fattori di rischia che già si conosco. Non sempre ci sono screening organizzati dal servizio sanitario nazionale perché non producono risultati”, le sue parole.

Molto attiva nella prevenzione è la Lilt di Siena. Intorno a cinquant’anni si individua la maggiore casistica di diagnosi anche se la forbice d’età si sta allargando.

Non di rado alla Lega Tumori vengono scoperte patologie sia tra chi ha un’età inferiore ai trent’anni sia in persone molto anziane che però, grazie alla sensibilizzazione messa in campo, accedono a farsi i controlli ai primi sintomi

“Riscontriamo effettivamente che i numeri stanno salendo”, ha ammesso Andrea Stella, responsabile della Senologia della Lilt.

Ma c’è un dato positivo: “Troviamo tumori sempre più piccoli grazie all’uso di tecnologie efficaci che ci permettono di scoprirli in fase precoce – ha continuato -. L’aumento delle diagnosi è proporzione ad una riduzione del diametro delle malattie. Ogni anno scopriamo 400-500 tumori tra i senesi”.