Non è una decisione rivoluzionaria ma quantomeno quello che ha comunicato Whirlpool ai sindacati senesi, in un’interlocuzione faccia a faccia, appare come un primo passo in avanti per il futuro dello stabilimento di Viale Toselli.
“L’azienda – dice la segretaria Fiom Cgil di Siena Daniela Miniero – si è impegnata a riportare un po’ di volume di produzione nel nostro sito, con l’intenzione di diminuire le giornate di cassa integrazione dei lavoratori e cercare di portare a ricadute meno impattanti sui loro salari”.
Attualmente il periodo di cassa fatto dai dipendenti del sito senese è di due settimane mentre il loro ritorno a lavoro sarebbe previsto per il 5 novembre. A fine del prossimo mese però si dovrebbe tornare all’uso dell’ammortizzatore sociale.
La novità comunicata dalla multinazionale non porterà a cambiamenti sostanziosi nella situazione attuale ma viene accolta da Miniero come un segnale distensivo.
“L’implementazione dei volumi – continua – dovrebbe portare ad una riduzione di cassa integrazione di poche giornate”.
La sindacalista poi ha giudicato positivamente la decisione dell’antitrust europeo che ha dato il via alla fusione Whirlpool-Arcelik. La speranza, ha spiegato, è che il pronunciamento possa portare ad un rilancio del sito di Siena che vive al momento numerose criticità .
Adesso si attendono due cose: la prima è di conoscere il piano di reindustrializzazione della Newco su Viale Toselli; la seconda coinvolge il ministro Adolfo Urso, per l’apertura di un tavolo di crisi.
“L’esito dalla Ue è arrivato – conclude Miniero – , manca però la sua convocazione. Se non arrivasse mettere in campo azioni sindacali come la manifestazione”.
MC