Mps, si torna a premi produzione, promozioni e condizioni vantaggiose per i dipendenti della Banca

Premio di risultato di 500 euro, percorso professionale e promozioni per tutti i dipendenti e condizioni vantaggiose per i dipendenti stessi su mutui e finanziamenti: questa la sintesi dei tre importanti accordi raggiunti dai sindacati Mps First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin Banca Monte dei Paschi Siena.

“Si è conclusa ieri la prima fase del percorso negoziale riguardante la contrattazione di secondo livello di Banca Monte dei Paschi, basato sui demandi del Protocollo sulle relazioni sindacali centrali e periferiche del 23 dicembre 2022, che ha portato alla sottoscrizione di tre importanti accordi su premio aziendale, sviluppo professionale e condizioni ai dipendenti” fanno sapere i sindacati.
Tali accordi recuperano istituti contrattuali da tempo assenti nella normativa aziendale, segnando così un deciso cambio di passo rispetto alle politiche praticate negli ultimi anni nella gestione delle materie di più ampio interesse per le Lavoratrici ed i Lavoratori, i quali non hanno mai mancato di profondere impegno e dedizione nel periodo di crisi che ha accompagnato la recente storia della Banca.
A distanza di tempo, si torna quindi a parlare di:  premio di risultato – pari a 500 euro – erogabile nel 2024 in caso di
raggiungimento dell’utile netto nell’anno in corso, al contempo rispettando alcuni parametri di liquidità e di solidità;
percorsi di sviluppo professionale indirizzati a tutti i dipendenti, affiancati dal ripristino del processo promotivo ordinario su base annua e dalla formulazione di una nuova declaratoria inquadramentale, al momento indirizzata verso tutti i ruoli di Rete, con possibilità di ampliamento, anche verso le strutture centrali, nelle fasi successive della
contrattazione di secondo livello, da effettuarsi una volta concluso il percorso di rinnovo del contratto nazionale del lavoro;  condizioni praticate ai Dipendenti su mutui e finanziamenti, con l’obiettivo di migliorare l’impianto complessivo disciplinato dal documento 600, oggetto di numerose revisioni – tutte migliorative- negli ultimi anni.

 

“Tutto questo  – precisano i sindacati – risponde inoltre all’obiettivo di ripristinare un clima interno pesantemente compromesso dalle scelte strategiche e industriali degli ultimi anni e costituiscono, inoltre, un totale cambio di
paradigma nelle dinamiche della contrattazione integrativa aziendale, la quale abbandona definitivamente il carattere difensivo che, per forza di cose, l’ha caratterizzata nel periodo successivo al 2012, orientandosi – auspicabilmente in maniera definitiva – verso obiettivi di acquisizione economica, normativa e gestionale”.