Stadio Franchi, Montanari fa causa al Comune e chiede oltre 18 milioni di euro

Emiliano Montanari e l’Acr Siena portano il Comune al tribunale civile: palazzo pubblico ha ricevuto oggi l’atto di citazione contro l’amministrazione, a seguito della sentenza del consiglio di Stato dello scorso 15 marzo.

La vicenda fa riferimento alla risoluzione per inadempimento contrattuale della “concessione in uso e gestione congiunta in regime accessorio con lavori di adeguamento dello stadio Artemio Franchi e del complesso sportivo Bertoni dell’Acquacalda per la durata di anni 10”.

“Ripetendo di avere agito in piena legittimità, come lo stesso iter della giustizia amministrativa ha fin qui ribadito, il Comune annuncia che, attraverso i propri legali, predisporrà in sede civile tutti gli atti necessari per costituirsi in giudizio, per tutelare i propri interessi e quelli di tutta la comunità senese – si legge in una nota-. L’introduzione di tale nuovo giudizio comunque non prevede alcuna sospensiva e dunque l’amministrazione proseguirà nel percorso di sistemazione degli impianti, che, come certificato attraverso numerosi sopralluoghi, dopo mesi di completa chiusura e inattività, sono risultati in condizioni precarie, a partire dal manto erboso dello stadio Artemio Franchi”.

“L amministrazione comunale sta inoltre valutando l’opportunità, in sede di costituzione, di inserire la domanda riconvenzionale tesa a ottenere il risarcimento di tutti i danni materiale e morali procurati da Acr Siena”, si legge ancora.

Per la risoluzione del contratto, considerata un inadempimento, Montanari avrebbe chiesto danni per 18 milioni e 450mila euro.