
“Il nostro obbiettivo, quello del quorum, non è stato raggiunto, il risultato non c’è. Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata in un Paese in cui c’è un grosso deficit democratico dato dall’astensionismo in tutte le ultime tornate elettorali, ma quasi 15 milioni di persone che si sono recate alle urne, votando nella stragrande maggioranza SI, sono un fatto importante dal quale il Governo non può restare indifferente”.
Lo dice il segretario della Cgil Alice d’Ercole commentando l’esito della tornata referendaria. Intanto nel Capoluogo il ‘sì’ è intorno al 90% – decimale più, decimale meno – per i quesiti sul lavoro; dato più basso per il quesito sulla cittadinanza, dove il ‘sì’ supera il 71%; complessivamente in provincia il ‘sì’ ai quesiti sul lavoro viaggia con percentuali che navigano tra l’87 e l’89%; per la cittadinanza il ‘sì’ supera il 65,8%.
I dati, ha aggiunto d’Ercole, “rappresentano un punto di partenza per continuare il nostro lavoro in difesa della democrazia e dei diritti perché in Italia i problemi di precarietà, di insicurezza sul lavoro, di mancanza di tutele a fronte di licenziamenti illegittimi rimangono. La Cgil proseguirà con la mobilitazione per migliorare le condizioni di vita di chi per vivere deve lavorare”.
“Il nostro sforzo organizzativo è stato notevole, una campagna referendaria che ha attraversato tutte le zone della provincia, – conclude la segretaria – migliaia di persone hanno partecipato agli eventi organizzati dai comitati referendari territoriali e aziendali. Un impegno straordinario di tante e tanti volontari per informare sulle ragioni dei quesiti. Vogliamo ringraziare tutte le associazioni, i partiti, le studentesse e gli studenti, le lavoratrici ed i lavoratori, le pensionate ed i pensionati che con generosità e passione si sono impegnati in questo territorio e che hanno permesso di far tornare il lavoro ad essere una priorità del dibattito pubblico con un risultato di partecipazione ben oltre la media nazionale e un esito del SI a stragrande maggioranza del consenso che conferma la bontà dei temi proposti. Un’esperienza molto importante che ha rappresentato anche un momento di ascolto dei cittadini e delle cittadine della nostra provincia e che vediamo come un investimento per il futuro in un territorio che ancora crede che partecipazione e democrazia siano valori fondanti la nostra comunità”.
“Grazie a chi si è recato alle urne: la democrazia si cura praticandola e la buona partecipazione dei cittadini di Siena lo testimonia.Sbaglia chi irride il voto dei cittadini e la libera partecipazione”, la reazione del segretario del Pd Siena Rossana Salluce
“Una consapevolezza del momento che ha spinto quasi 17 mila cittadine e cittadini senesi a recarsi alle urne, esercitando il diritto di voto e contribuendo a un momento di democrazia fondamentale per il nostro Paese – continua-. Questo referendum ha avuto il grande merito di riportare al centro del dibattito pubblico la questione del lavoro, troppo spesso segnato da precarietà, insicurezza e salari inadeguati”.
Il Pd Siena, aggiunge, “valorizzerà questo risultato come un punto di partenza per continuare a lavorare con impegno e a farsi promotore, a livello locale e nazionale, di politiche che garantiscano un lavoro più equo, sicuro e rispettoso dei diritti. Continueremo a essere al fianco dei lavoratori per costruire una Siena, una Toscana e un’Italia più giuste, inclusive e solidali con tutte le forze sociali e progressiste”.