Nel corso delle celebrazioni, il Questore Benedetti ha illustrato i dati del lavoro svolto dalla Polizia senese nel 2011:
54.923 sono state le persone identificate nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, grazie soprattutto al diuturno apporto dell’UPGeSP e degli UCT dei Commissariati.
57 sono le persone tratte in arresto dalla Polizia di Stato e 596 quelle denunciate in stato di libertà.
43 sono gli avvisi orali irrogati e 194 i fogli di via obbligatorio emessi dalla Divisione Polizia Anticrimine nei confronti di individui pericolosi.
La Squadra Mobile, ha tratto in arresto 28 persone e denunciato 115 a p.l., sequestrando 815 gr di stupefacenti. Ha portato a termine operazioni di polizia giudiziaria, ottimamente coordinate dalle Autorità Giudiziaria, tra cui cito l’arresto, il 6 novembre, di un gruppetto di giovani rapinatori seriali responsabili di ben 5 rapine in una notte, ed il 22 gennaio di un violentatore estremamente pericoloso.
La Digos ha presenziato con la consueta discrezione a tutte le importanti manifestazioni, e stilato denunce a p.l. per 31 persone. Ha sgominato nel mese di luglio una associazione pseudo sindacale con base a Reggio Calabria che organizzava truffe in tutto il territorio nazionale, effettuando un arresto e denunciando cinque persone in stato di libertà.
I DASPO irrogati sono stati 10, ma debbo sinceramente ribadire che la tifoseria senese è una delle più disciplinate, come ha dimostrato l’adesione in massa alla “tessera del tifoso” .
I passaporti rilasciati dalla Divisione Polizia Amministrativa e dai Commissariati assommano ad 8.170 ed i porti di fucile per uso caccia 2.096. 52 sono le revoche o sospensioni di porto d’armi.
I permessi di soggiorno rilasciati o rinnovati dall’Ufficio Immigrazione sono 9.771 e quelli rifiutati 270. Gli ordini di lasciare il territorio nazionale sono stati 44 ed 89 i provvedimenti di espulsione.
“Questi dati, pur incompleti, costituiscono la riprova della complessa attività di tutti gli uffici della Questura, operativi, burocratici e di supporto, nonchè dei motivati Commissariati distaccati di P.S. di Chiusi-Chianciano, che ha tratto in arresto un latitante internazionale e sgominato una banda di truffatori che comprava auto con assegni fasulli e di Poggibonsi, distintosi per operazioni contro la pedofilia, sequestro di minori e maltrattamenti in famiglia – ha spiegato Benedetti – Importantissimo è l’apporto sinergico delle varie Specialità della Polizia di Stato”.
La Sezione di Polizia Stradale ha infatti contestato 5.245 sanzioni al Codice della Strada, ritirando 168 patenti di guida, 96 carte di circolazione e 160 sequestri amministrativi. 7 sono le persone arrestate e 43 denunciate in stato di libertà. Tra queste anche 6 no-global responsabili di gravi disordini nella capitale. Notevole è stato il suo apporto in occasione delle precipitazioni nevose e nello spostamento dei migranti destinati a questa provincia.
La Polfer ha effettuato complessivamente 421 scorte a convogli.
La Polizia Postale ha denunciato 33 persone a p.l. ed identificato 267 persone.
“Siena è una città sufficientemente sicura, certamente la più sicura della Regione, anche se a fronte di un aumento di alcuni reati e diminuzione di altri si registra un crescente senso di insicurezza percepita nei cittadini che non va assolutamente disatteso – prosegue Benedetti – Qualcuno anni fa ha paragonato il terrorismo ad un drago che semina uova dormienti che si schiudono quando vi è la concomitanza di certe situazioni per lui favorevoli. E’ sotto gli occhi, anche dei più distratti osservatori, che questo è un momento estremamente delicato per la nazione e per il contesto internazionale. Certamente le speranze utopistiche che nutrivamo per un nuovo millennio di pace e prosperità hanno subito un brutto risveglio appena nell’11 settembre 2001. Ricordo che quando ero giovane funzionario alla Digos di Genova negli anni di piombo, studiavamo i volantini di rivendicazione delle azioni terroristiche per capirne le logiche perverse e soprattutto gli obiettivi. Fare l’esegesi di quei comunicati era una tortura perché erano deliranti, logorroici ma tragici. Deliranti per forza, poiché dovevano giustificare l’omicidio od il ferimento di un onesto magistrato, poliziotto, giornalista, sindacalista od altro dipingendolo quale torturatore e sgherro consapevole di quella specie di SPECTRE che chiamavano SIM-Stato Imperialista delle Multinazionali. Ho maturato alla fine una convinzione: quei terroristi erano solo dei grandi vigliacchi che sparavano alle spalle, di sorpresa a gente ignara, quasi sempre disarmata, mentre si recava al lavoro.
Ma ancora più vigliacchi sono quei folli, terroristi e criminali, che è la stessa cosa, che hanno architettato la strage davanti ad una scuola e sono responsabili consapevoli della morte di Melissa.
Sono sicuro che quella stagione non potrà ritornare, quantomeno in quelle proporzioni e pericolosità per il sovvertimento dell’ordinamento democratico, tuttavia vi sono dei rischi che non debbono essere sottovaluti”.
Elena Casi