“Forse il vento sta cambiando”. La frase è pronunciata dalla segretaria provinciale del Partito democratico Elisa Meloni, che fa riferimento alla sentenza del Tar del Lazio che ha annullato la seconda giunta del sindaco di Roma Gianni Alemanno per il mancato rispetto delle quote rosa, e poi ricorda anche il successo con il raggiungimento del quorum ai referendum di giugno e la vittoria del centrosinistra alle ultime amministrative in tante importanti città italiane, da Milano a Napoli passando anche per Siena.
“Quando ci si danno delle regole vanno rispettate – prosegue la segretaria provinciale del Pd – e mi sembra che il Parlamento nazionale stia andando in questa direzione, come dimostra anche l’ultima decisione sulla presenza femminile nei cda delle società partecipate. E’ un percorso ormai inarrestabile e tutta la politica deve adeguarsi”. Il caso romano sta facendo parlare tutta Itala: Alemanno aveva scelto una sola donna su dodici assessori totali. Adesso arriverà in giunta anche Rosella Sensi, conosciuta nel Paese per il suo impegno decennale (e dopo la morte del padre Franco anche come presidente) nella Roma calcio. Si occuperà della promozione della città di Roma e della candidatura per i Giochi 2020 oltre che dei grandi eventi che verranno organizzati nella capitale. “Ma questo caos che si è generato – prosegue Elisa Meloni – dimostra la debolezza e la fragilità della classe dirigente di questo Paese. Naturalmente non sto a sottolineare più di tanto che la giunta di Roma è guidata dal centrodestra con il sindaco Alemanno”.
Partito democratico La Meloni ricorda invece i successi del Pd in questo campo: “Nella mia parte politica non ho mai incontrato difficoltà dovute all’essere una donna – dice la segretaria provinciale – se non quelle dovute al fatto che i tempi ed i ritmi della politica mal si conciliano con la vita complicata e frenetica che abbiamo. Devo dire che quando fui chiamata dall’allora segretario nazionale Franceschini nella segreteria nazionale eravamo solo due donne su nove componenti totali, ma è comunque vero che il Pd sta facendo un lavoro egregio in questo campo. Il nostro statuto, approvato dall’allora segretario Walter Veltroni, fissa al 50 per cento la presenza femminile negli organi interni. Quella fu una scelta all’avanguardia a livello internazionale perché nessun partito al mondo dà questa indicazione. E’ anche vero che noi donne dobbiamo dimostrare di essere sempre più attive e coinvolte in politica, e per questo sono molto soddisfatta del movimento nato spontaneamente e che ha preso il nome di ’Se non ora, quando?’. Mi è piaciuto il grandissimo risveglio di coscienze che c’è stato in Italia in questo 2011”.
A Siena Non può mancare il riferimento a Siena: “Nelle giunte del sindaco Ceccuzzi e del presidente della Provincia Bezzini ci sono donne con deleghe importanti e che tradizionalmente non sono associate a figure femminile. A Paola Rosignoli sono affidate le pari opportunità ma anche l’urbanistica che è un campo che solitamente è assegnato ad uomini, anche se noi donne non siamo certamente sprovviste di competenze al riguardo. E poi ci sono Silvia Lazzeroni al personale e all’istruzione, Anna Ferretti alla sanità e ai servizi sociali e Lucia Cresti che ha un compito importante per la cultura con la sfida della capitale europea che Siena ha deciso di affrontare. Anche nella giunta Bezzini Anna Maria Betti ha deleghe importanti (agricoltura, caccia, aree protette, turismo) e lo stesso può dirsi per Simonetta Pellegrini (orientamento e formazione professionale, mercato del lavoro, politiche attive del lavoro, welfare, istruzione, pari opportunità). Insomma, a Siena stiamo lavorando davvero bene”.
Gennaro Groppa