Al via un percorso di integrazione e formazione rivolto ai profughi

Un percorso di integrazione rivolto ai profughi arrivati in Italia nei mesi scorsi – dalla Libia e da altri Paesi del Nord Africa – e articolato su fasi diverse, dall’accoglienza all’alfabetizzazione fino all’inserimento sociale e lavorativo. E’ quello che prenderà il via nelle prossime settimane, come azione di inclusione sociale promossa dalla Provincia di Siena e finanziata con fondi comunitari FSE 2007-2013.

Il progetto si presenta articolato su quattro fasi: accoglienza, alfabetizzazione linguistica, formazione finalizzata all’inserimento lavorativo e tirocini professionali presso enti pubblici e privati della provincia di Siena. Le fasi di accoglienza e di alfabetizzazione della lingua italiana saranno gestite attraverso l’impiego di mediatori linguistico-culturali che favoriranno l’orientamento dei profughi e la loro conoscenza del territorio, affinché possano muoversi in autonomia, partecipare attivamente alla vita locale, accedere a percorsi di studio e di formazione professionale. La fase successiva sarà finalizzata a far acquisire ai profughi nuove competenze lavorative o a rivalutare il loro background. L’ambito di intervento lavorativo sarà la manutenzione di aree verdi, con un approfondimento anche sugli aspetti legati alla sicurezza sui luoghi di lavoro. L’ultima fase del progetto riguarderà attività pratiche, con esperienze di lavoro presso enti pubblici o privati del territorio senese monitorate da un tutor e da un mediatore linguistico-culturale.

“L’obiettivo primario dell’azione messa in campo dalla Provincia di Siena – spiega l’assessore provinciale al welfare, Simonetta Pellegrini – è quello di definire una strategia integrata a sostegno dei profughi che si trovano sul nostro territorio, con percorsi di integrazione e di formazione che li facciano interagire con le realtà in cui vivono. Grazie a questo progetto, che conterà su fondi comunitari, potremo valorizzare la rete di accoglienza diffusa tra Provincia, Comuni e altre istituzioni ed enti presenti sul territorio e consolidare il lavoro coordinato con tutti questi soggetti, interlocutori, a vario titolo, per i percorsi di accoglienza e di inserimento. Inoltre, potremo garantire un’assistenza qualificata ai profughi, favorendo il percorso verso la riconquista della loro autonomia, e prevenire fenomeni di esclusione sociale e di emarginazione, valorizzando il dialogo interculturale”.