Con l’incontro tenutosi all’Istituto d’istruzione superiore “Avogadro” di Abbadia San Salvatore si è concluso il tour del Collegio dei Geometri di Siena negli istituti tecnici del territorio senese che offrono l’indirizzo “Cat” (Costruzioni, ambiente e territorio), nell’ambito della campagna di comunicazione sui social network, lanciata per le attività di orientamento scolastico. Sabato mattina agli alunni dell’Istituto badengo è stato presentato il video prodotto dal Collegio “Geometra: una professione da scoprire e da riscoprire”, disponibile su YouTube. Nel video, sette geometri descrivono un particolare campo in cui operano: progettazione, direzione dei lavori, sicurezza in cantiere, rilievi topografici, valutazioni immobiliari e consulenze tecnico-legali, efficienza energetica e amministrazione di beni immobili. Per diffondere questo video (raggiungibile all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=4FEbwlo7J48 ), il Collegio dei Geometri ha pensato di coinvolgere attivamente gli studenti che attualmente frequentano i corsi “Cat”. E sabato i protagonisti sono stati gli alunni dell’ “Avogadro” che hanno condiviso, muniti del proprio smartphone, il video sulle proprie pagine Facebook, cercando di intercettare l’attenzione dei propri amici che ancora frequentano gli istituti secondari di primo grado. A presentare l’iniziativa c’erano i geometri Lazzerini ed Arezzini. Il progetto ha un duplice obiettivo: da una parte interessare gli studenti delle medie (che in questi giorni si stanno iscrivendo al corso superiore) sulle opportunità lavorative che avranno se decideranno di frequentare il corso “Cat”, dall’altra mostrare – con esempi concreti – a chi già studia per diplomarsi nel ramo “Cat” i settori in cui opera il geometra, fornendogli le informazioni necessarie per comprendere se svolgere o meno in quella professione, una volta superato l’esame di abilitazione. Il tour del Collegio nelle scuole superiori senesi ha coinvolto gli alunni del “Bandini” di Siena, del “Valdichiana Einaudi” di Chiusi, del “Roncalli” di Poggibonsi e dell’ “Avogadro” di Abbadia.