Durante la seduta consiliare dello scorso mercoledì, dopo lunga discussione è stato approvato il Regolamento dei Servizi educativi per l’infanzia che riunisce i due precedenti approvati nel 2006 e 2007. Il nuovo testo è passato con un emendamento a firma di Rita Petti e Carolina Persi che, sottolineando il valore del regolamento, prodotto di grande collegialità, approfondito con le maestre e educatrici e validato dalla concertazione sindacale, ha inteso rafforzarne gli aspetti di accoglienza e inclusività e incentivare percorsi di collaborazione e interazione tra istruzione e sociale, servizi dello stesso ente.
Tenendo conto di quanto delineato nel Regolamento regionale approvato nel luglio 2013, il testo attuale ribadisce il diritto all’educazione e all’istruzione per tutti i bambini residenti nel Comune, così come pari opportunità di accesso, e segue una linea marcatamente pedagogica, disciplinando una serie di caratteristiche che obbligano i servizi pubblici e soprattutto i privati ad attenersi a precisi standard qualitativi, sia dal punto di vista educativo, sia organizzativo gestionale. Viene definito in maniera dettagliata il progetto educativo e il progetto pedagogico, facendo per quest’ultimo esplicito riferimento alla Carta dei servizi educativi del Comune.
Disciplinata, inoltre, la soglia di accoglienza, innalzata fino a un massimo del 20% per ogni struttura e più particolareggiati i criteri di ammissione. Accoglienza aumentata anche nelle scuole dell’infanzia con gruppi sezione che potranno arrivare a 26 bimbi.
Sostenuta, in particolar modo, la continuità verticale: 0-6 anni in un percorso educativo unitario a cui viene riconosciuto un valore evolutivo, e una continuità orizzontale con il coinvolgimento delle famiglie, del personale ausiliario e della comunità locale che, insieme agli educatori concorrono alla formazione e alla crescita dei piccoli.