Mps chiude il 2011 con perdite per 4,69 miliardi di euro. Lo si legge in una nota. Mps nel 2011 ha riportato una flessione della raccolta complessiva del 7,2% a 281 miliardi. Lo si legge nella nota sui conti d’esercizio della banca. La raccolta diretta è ammontata a 146 miliardi (-7,2%), mentre quella indiretta è stata pari a 135 miliardi (-7,2%).
Utile pre tasse a €150mln circa (-89,9% a/a) influenzato da un contesto di mercato eccezionalmente difficile e da numerose poste non ricorrenti.
· In calo i ricavi (-1,2%) per effetto della riduzione del margine di interesse (-2,4% a/a, in ripresa nel quarto trimestre +6,4%) e delle commissioni nette (-6% a/a) solo parzialmente controbilanciati da un risultato dell’attività di negoziazione in miglioramento rispetto al 2010 (166 milioni vs. -23,1 milioni), grazie anche a componenti non ricorrenti
· Oneri operativi in crescita del 2,1% a causa dei maggiori oneri connessi all’operazione di valorizzazione del patrimonio immobiliare attuata nel 2010
· Rettifiche su crediti in crescita a 1,3 miliardi con tasso di provisioning pari a 89 bps nel quadro di una politica degli accantonamenti coerente con il quadro economico
· Rettifiche su attività finanziarie a 153 milioni prevalentemente per effetto di svalutazioni su titoli AFS
· Accantonamenti per rischi e oneri in crescita di circa 151 milioni rispetto al 2010 a causa di maggiori accantonamenti per cause legali e revocatorie ed altri oneri non ricorrenti
· Risultato netto negativo per 4,69 miliardi post svalutazioni complessive per circa 4,51 miliardi, di cui 4,26 miliardi per avviamenti e 222 milioni su Intangibili
Migliora la struttura patrimoniale del Gruppo ed il profilo di liquidità
· La dinamica della raccolta diretta ha risentito della flessione della raccolta con controparti istituzionali in calo di circa il 37% sul 2010 (CD wholesale e PCT mercato) mentre si è mantenuta sostanzialmente stabile la raccolta retail (+0,3% a/a) con collocamenti obbligazionari per circa 14 mld
· In calo gli impieghi (-5,6% a/a), con riduzione concentrata nell’ultimo trimestre (-5,5% rispetto al terzo trimestre), giustificata in parte dalla forte attenzione posta al tema della liquidità
· Sbilancio commerciale in diminuzione di circa 6 miliardi accompagnato da un aumento della raccolta a medio lungo termine (+11,9% a/a)
· Tier I ratio all’11,1% rispetto all’8,4% del 2010 grazie all’aumento di capitale e alle operazioni di capital management. Core Tier 1 all’ 8,5% al netto dei Tremonti Bond
Aumenta la base di clientela e l’utilizzo della Multicanalità Integrata:
· Aumento netto di 50.000 clienti con un tasso di retention al 95,8% (+0,5 p.p a/a) mentre rimane positivo al 5% il tasso di acquisition (-0,7 p.p. a/a)
· In aumento del 21,8% i contratti di multicanalità integrata che si attestano a 1,1 milioni
Siena, 29 Marzo 2011 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha approvato ieri (28 marzo) i risultati dell’esercizio 2011.
Nel 2011 il Gruppo Montepaschi ha operato in un contesto di mercato straordinariamente difficile caratterizzato da un progressivo rallentamento della crescita economica e dall’acuirsi della crisi del debito sovrano nell’area Euro che, dal secondo semestre, ha determinato un brusco aumento degli spread creditizi e la chiusura dei mercati interbancari ed istituzionali, innescando al contempo una spirale negativa sulle quotazioni di borsa e dei titoli di stato italiani. E’ uno scenario che ha fortemente condizionato l’attività dell’intera industria bancaria e che ha avuto notevoli ripercussioni sulle dinamiche patrimoniali e reddituali del Gruppo.
In considerazione degli andamenti dei mercati e dei prevedibili scenari futuri, in ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 36, il Gruppo Montepaschi ha effettuato una rettifica di valore dell’avviamento e degli intangibili di significativa entità (4.479 milioni di euro). Questa svalutazione, peraltro, ha effetti solo sulle grandezze contabili ma nessun impatto sul cash-flow, sulla liquidità, e sui coefficienti patrimoniali come, evidentemente, non ha alcuna influenza sulla redditività prospettica e sull’affidabilità della banca.
Il test di d’impairment 2011 è stato condotto utilizzando proiezioni economico finanziarie 2012-2016 che sono state elaborate partendo dai dati preconsuntivi 2011 e di budget 2012 su di un orizzonte previsionale di cinque anni (fino al 2016). Le proiezioni sono state effettuate tenuto conto delle linee strategiche previste dal Piano Industriale 2011-2015 e del nuovo scenario macroeconomico e bancario, mutato significativamente rispetto al momento in cui è stato predisposto il Piano Industriale.
Per quanto attiene alle dinamiche patrimoniali, nel 2011 si è registrata una ricomposizione delle fonti di finanziamento, attraverso una progressiva sostituzione di funding interbancario e istituzionale con provvista BCE in presenza di una sostanziale stabilità del funding retail. Gli attivi fruttiferi, al contempo, hanno mostrato trend in contrazione soprattutto in relazione alla bassa domanda di finanziamenti da parte di famiglie e imprese ed anche in relazione ad una politica di selettività, da cui è derivato un andamento riflessivo del portafoglio creditizio, mentre è aumentata l’incidenza delle sofferenze.
Tali dinamiche patrimoniali e di contesto si sono riflesse sui risultati economici correnti del Gruppo, dove i ricavi complessivi sono stati penalizzati dall’impossibilità di trasferire immediatamente l’aumento del costo del funding sul rendimento degli attivi fruttiferi e dalla riduzione degli impieghi, mentre il costo del credito ha registrato un progressivo peggioramento.
I risultati di conto economico di Gruppo nell’esercizio 2011
Nell’esercizio 2011 il Gruppo Montepaschi ha conseguito un margine della gestione finanziaria e assicurativa di circa 5.507 milioni, in calo dell’1,2% rispetto al 2010. Il 4°Q2011 ha contribuito per circa 1.268 milioni (-5,4% sul 3°Q2011), influenzato dai risultati negativi dell’attività di negoziazione/valutazione/copertura delle attività finanziarie, solo parzialmente compensati dalla crescita dei ricavi primari sostenuti dallo sviluppo del margine di interesse. Più in dettaglio:
· Il margine di interesse è di circa 3.500 milioni in flessione del 2,4% sull’anno precedente. La dinamica dell’aggregato sconta la riduzione del portafoglio creditizio dovuta ad una minore vivacità della domanda di credito da parte della clientela ed ad un approccio più selettivo nella gestione degli impieghi. Il margine di interesse risente inoltre degli effetti dell’incremento dello spread Italia che hanno determinato un aumento del costo della provvista solo parzialmente trasferibile sui rendimenti dell’attivo fruttifero. Il gettito del 4°Q2011, pari a circa 931 milioni, ha registrato tuttavia una significativa ripresa sul 3°Q2011 (+6,4%) raggiungendo il livello più elevato degli ultimi otto trimestri. Tale dinamica, su cui hanno influito anche componenti non ripetibili (circa 25 milioni), è riconducibile principalmente all’attività di repricing del portafoglio creditizio (effetto pari a circa 25 milioni) e ad una ricomposizione della raccolta verso la provvista BCE, che ha permesso di contenere la crescita del cost of funding.
· Le commissioni nette sono pari a circa 1.801 milioni, in flessione del 6,0% sull’anno precedente e del 10,4% sul 3° trimestre. Sulla dinamica dell’aggregato ha influito, in particolare, una più contenuta attività di collocamento di prodotti finanziari alla clientela ed un’attività di erogazione creditizia poco dinamica.
· Per quanto riguarda i dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni, saldo positivo per 72,2 milioni (91,8 milioni nel 2010; 9,4 milioni il contributo del 4°Q2011), riconducibili soprattutto agli utili delle partecipazioni consolidate al patrimonio netto al cui interno i contributi maggiori sono quelli del comparto assicurativo (AXA-MPS: circa 57 milioni).
· Il risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie si è attestato a circa 166 milioni, in miglioramento rispetto ai -23,1 milioni del 31/12/2010. All’interno dell’aggregato, da rilevare che il risultato da cessione/riacquisto di crediti e attività/passività finanziarie disponibili per la vendita ammonta complessivamente a circa 172 milioni (59,4 milioni nel 2010), grazie ai realizzi di attività allocate sui portafogli AFS e agli effetti positivi derivanti dagli accordi di riacquisto dei titoli irredimibili Floating Rate Equitylinked Subordinated Hybrid operato da Banca Monte dei Paschi di Siena nell’ambito dell’operazione di aumento di capitale (impatto pari a circa 76 milioni).
· Il risultato netto dell’attività di copertura è negativo per -32 milioni (-0,6 milioni nel 2010), soprattutto per effetto del riacquisto di titoli obbligazionari coperti con lo strumento del Cash Flow Hedge.
Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono pari a circa 1.311 milioni (+13,4% su a.p.), con un impatto del 4°Q di circa 470 milioni (contro 271 milioni del trimestre precedente) che sconta soprattutto il deterioramento del contesto macroeconomico che ha reso meno efficaci le azioni di ottimizzazione programmate (rettifiche aggiuntive per oltre 140 milioni in aumento rispetto alla media trimestrale). Il rapporto tra le rettifiche dell’anno e gli impieghi verso clientela di fine esercizio, esprime un tasso di provisioning di 89 bps, superiore rispetto a quello registrato a fine 2010. Per quanto riguarda la gestione del portafoglio crediti a sofferenza, che nel Gruppo viene effettuata tramite la società specializzata MPS Gestioni Crediti Banca, si evidenziano recuperi per complessivi 573,3 milioni (-9% a/a) di cui 184,9 milioni effettuati nel 4° trimestre (+60,3% rispetto al 3° trimestre 2011).
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie sono negative per 153 milioni (ammontavano a -38,7 milioni nel 2010) per effetto prevalentemente di svalutazioni su titoli di capitale quotati e OICR classificati AFS, soggetti ad impairment. Il valore ricomprende anche la svalutazione per 17,2 milioni dell’unico titolo della Repubblica Greca in portafoglio.
Conseguentemente, il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a 4.043 milioni (4.377 milioni nel 2010; -7,6%), con un contributo del 4°Q2011 di circa 741 milioni (-25,8% sul trimestre precedente).
Il totale degli oneri operativi è pari a circa 3.503 milioni (+2,1% sull’anno precedente). L’andamento dell’aggregato incorpora i maggiori oneri connessi con l’operazione di valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare strumentale del Gruppo perfezionata nel 2010. Al netto di tali effetti, la dinamica annua degli oneri operativi registrerebbe una flessione dello 0,8%. Nel dettaglio:
· le spese per il personale, pari a 2.195 milioni, in flessione dello 0,7% rispetto ai livelli del 2010; nel 2011 gli organici hanno registrato una riduzione di 325 risorse;
· le altre spese amministrative, pari a 1.112 milioni, in aumento sull’analogo periodo dell’anno precedente a causa dei citati effetti connessi con l’operazione di valorizzazione immobiliare perfezionata a fine 2010. Al netto di tali effetti l’aggregato avrebbe registrato una dinamica in flessione del 5,5%, a conferma delle sinergie di costo ottenute a seguito dell’attuazione dei processi di riorganizzazione ed alle azioni di cost management intraprese;
· le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali sono pari a 195 milioni in aumento dell’11,5% rispetto al 2010. Tale aggregato sconta rettifiche non ricorrenti per 26mln nel quarto trimestre.
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Netto è di 541 milioni (-42,8% a/a).
Il cost-income si attesta al 63,6% (61,6% nel 2010).
Tra le altre componenti che concorrono alla formazione dell’utile netto abbiamo:
· Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri e altri proventi/oneri di gestione, pari a 375 milioni (di cui 201 milioni riferiti al 4°Q2011), in crescita di circa 182 milioni rispetto al 2010 a causa di maggiori accantonamenti per cause legali, revocatorie, reclami (circa 96 milioni), oneri derivanti da impegni contrattuali connessi a operazioni di asset disposal (circa 63 milioni) e sopravvenienze passive per circa 30 milioni;
· Perdite da partecipazioni, pari a 24 milioni, rispetto ad un utile di 551,5 milioni nel 2010 che beneficiava principalmente della plusvalenza relativa all’operazione di valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare strumentale (circa 405,5 milioni) e di quella derivante dalla cessione della partecipazione in Prima Sgr a AM Holding a seguito del closing dell’accordo (176,9 milioni);
· Oneri di integrazione/Oneri una tantum, pari a -26 milioni (-19,5 milioni al 31/12/10) connessi alle agevolazioni per esodo incentivato del personale a fronte della ristrutturazione organizzativa della Banca Monte dei Paschi di Siena;
· Utili da cessione investimenti pari a 34,6 milioni che incorpora essenzialmente la plusvalenza realizzata a seguito della vendita del complesso immobiliare di via dei Normanni a Roma. Al 31/12/2010 la voce ammontava a 182 milioni, includendo la plusvalenza realizzata dalla cessione dei rami d’azienda bancari (72 filiali di Banca Monte dei Paschi di Siena).
Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, al 31/12/2011 l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è di circa 150 milioni, confrontabile con un dato pari a 1.489 milioni nel 2010, comprensivo di proventi non ricorrenti pari a 764,4 milioni di euro.
Incidono sul risultato di esercizio anche i seguenti aggregati:
· Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente, negative per 248 milioni (-393 milioni circa nel 2010), che includono i maggiori oneri derivanti dalla definizione del contenzioso fiscale con l’Agenzia delle Entrate. Sull’aggregato incidono positivamente gli effetti dell’incremento dell’aliquota IRAP registrati a giugno e gli affrancamenti ai sensi del D.L. n. 98 del 6/7/2011 sugli avviamenti delle controllate;
· Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte, pari a 17,7 milioni grazie essenzialmente alla plusvalenza relativa alle cessioni di MPS Monaco SAM e di una quota del capitale di MPS Venture SGR.
Il risultato d’esercizio consolidato ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) e degli impairment relativi ad avviamenti, intangibili e AM Holding, registra pertanto una perdita pari a 77,4 milioni (1.096,2 milioni l’utile al 31/12/2010).
A fine 2011 la verifica della congruità del valore degli avviamenti iscritti in bilancio ha richiesto la necessità di effettuare svalutazioni complessive per circa 4.514 milioni, di cui 4.257 milioni per avviamenti; 222 milioni netti di intangibili da PPA; 35 milioni di svalutazioni della partecipazione in AM Holding. Le ragioni che hanno determinato la necessità di rettificare il valore degli avviamenti sono riconducibili principalmente al nuovo scenario macro economico, che sconta la crisi del debito sovrano, alle tensioni sui principali mercati finanziari ed alla persistente incertezza circa la ripresa dell’economia mondiale.
Considerando gli effetti netti della PPA (circa 94 milioni) e quelli dei sopracitati impairment, la perdita del 2011 ammonta a circa 4.685 milioni (985,5 milioni l’utile dell’esercizio 2010).
Con riferimento ai segmenti operativi di natura commerciale del Gruppo Montepaschi, individuati in base alla normativa IFRS 8, si segnalano la Direzione Privati e la Direzione Corporate:
Direzione Privati
§ Risultato operativo netto: 396,8 milioni di euro (+26,0% a/a)
§ Crediti “vivi” vs clientela: -3,5% a/a
Direzione Corporate
§ Risultato operativo netto: 437,1 milioni di euro (-19,8% a/a)
§ Crediti “vivi” verso la clientela: -9,8% a/a
Si segnalano inoltre i risultati delle principali società, già compresi nella totalità dei settori di attività (Direzione Privati, Direzione Corporate e Corporate Center), in conformità a quanto richiesto dal principio contabile IFRS 8.
Banca Antonveneta
§ Risultato operativo netto: circa 175 milioni di euro
§ Perdita netta di esercizio: circa 1.296 milioni di euro (utile pari a 73 milioni escludendo gli effetti dell’impairment sugli avviamenti e la svalutazione degli intangibili da PPA)
§ Raccolta Diretta: -1,7% a/a, Crediti vs clientela: -0,1% a/a
Biverbanca
§ Risultato Operativo Netto: 35 milioni di euro
§ Utile Netto di esercizio: 18 milioni di euro
§ Raccolta Diretta: -2,0% a/a; Crediti verso Clientela: +5,6 a/a
Consum.it:
§ Risultato Operativo Netto: 37 milioni di euro
§ Utile Netto di esercizio: 24 milioni di euro
MPS Leasing & Factoring:
§ Risultato Operativo Netto: 31 milioni di euro
§ Utile Netto di esercizio: 10,5 milioni di euro
MPS Capital Services Banca per le Imprese:
§ Risultato Operativo Netto: 100 milioni di euro
§ Utile Netto di esercizio: circa 45 milioni di euro
Gli aggregati patrimoniali di Gruppo nel 2011
Per quanto riguarda gli aggregati di raccolta, al 31 dicembre 2011 i volumi complessivi sono pari a 281 miliardi, in calo del 7,2% sull’anno precedente e del 4,6% sul 30 settembre 2011.
La raccolta diretta, pari a circa 146 miliardi, cala del 7,2% rispetto al 31/12/2010 e dell’ 8,7% sul 30/09/2011. L’evoluzione dell’aggregato è da riconnettere anzitutto alla dinamica della raccolta con controparti istituzionali, in flessione di circa 8 miliardi sul 31/12/2010, soprattutto a causa dei CD wholesale (-1,5 miliardi rispetto a 31/12/2010) e dei PCT di mercato (circa -3,6 miliardi su anno precedente), mentre lo stock delle obbligazioni internazionali è rimasto sostanzialmente invariato sui livelli di fine dicembre 2010 (realizzate nel periodo emissioni per circa 4,6 miliardi). Per quanto riguarda la raccolta con clientela commerciale, le masse hanno registrato nell’anno una flessione di circa 3 miliardi da riconnettere pressoché esclusivamente alla riduzione dei depositi in conto corrente di Grandi Gruppi ed Enti, anche in relazione ai processi di accentramento delle tesorerie pubbliche. La raccolta privati si pone invece in lieve crescita e risulta sostenuta nell’anno da collocamenti obbligazionari superiori a 14 miliardi.
La raccolta indiretta, pari a circa 135 miliardi, cala del 7,2% sul 31/12/2010 e cresce dello 0,2% sul 30/09/2011 grazie alle masse amministrate. Più precisamente:
· il risparmio gestito ha chiuso l’esercizio con volumi superiori a 46 miliardi in calo dell’8,2% rispetto al 2010 e del 2,6% sul 30 settembre 2011 scontando un effetto mercato negativo sia sulle componenti azionarie che obbligazionarie oltreché a deflussi netti che hanno interessato soprattutto il comparto dei fondi comuni, in linea con le dinamiche di sistema. Per quanto riguarda la composizione delle masse – in un quadro strutturalmente indirizzato verso la selezione delle più adatte soluzioni di investimento per la clientela in logica Mifid (prodotti, linee di investimento, SGR di Gruppo o di terzi) – si osserva la predominanza della componente Polizze Vita e dei Fondi e Sicav. Con riferimento al comparto assicurativo, la raccolta premi annua risulta superiore a 3,6 miliardi più concentrata sui prodotti Unit Linked (1,4 miliardi) ed in misura inferiore sulle polizze Index Linked e su quelle tradizionali (rispettivamente 1,2 miliardi e 0,9 miliardi), quest’ultime in ripresa nel 4° trimestre.
· il risparmio Amministrato si attesta a circa 88 miliardi, in flessione del 6,6% sull’anno precedente ma registrando una ripresa sul 30/09/2011 (+1,7%).
I crediti verso la clientela del Gruppo sono pari a circa 147 miliardi, in calo del 5,6% sul 2010 e del 5,5% sul 3°Q2011, in relazione ad una particolare selettività nell’erogazione dei finanziamenti ed a causa del rallentamento del ciclo congiunturale che ha penalizzato in particolare le forme tecniche in conto corrente e a breve termine. I crediti vivi verso clientela commerciale, che scontano anche la ridotta domanda di prestiti di famiglie ed imprese condizionata soprattutto dalla flessione delle compravendite sul mercato immobiliare, evidenziano una flessione più contenuta (-7 mld sul 31/12/10 e circa -6 mld sul 30/9/11), concentrata negli ultimi mesi dell’anno.
Relativamente al credito specializzato erogato dal Gruppo tramite società prodotto dedicate, nel 2011 sono stati registrati nuovi flussi di finanziamento per circa 6 miliardi (-2% su a.p.), con un contributo del 4°Q2011 di 1,4 miliardi (+1,5% sul 3°Q2011). Sul fronte del credito al consumo, nel 2011 sono stati erogati finanziamenti per complessivi 2,7 miliardi, sostanzialmente sui medesimi livelli dell’anno precedente (-0,8%), con un gettito del 4° trimestre di circa 675 milioni in aumento di quasi il 10% sul 3°Q. All’interno dell’aggregato si registra la crescita dei finanziamenti tramite carte (+22,7% a/a), la sostanziale stabilità dei prestiti personali (-0,3%), mentre flettono sull’anno precedente i prestiti finalizzati (-16,2%). Infine, il turnover nell’ambito del comparto factoring si attesta a circa 9,1 miliardi, in forte crescita sull’anno precedente (+38,2%).
Lo stock del portafoglio titoli e derivati di proprietà del Gruppo (38 miliardi), si mantiene stabile rispetto al 2010, con una crescita di circa 1,1 miliardi della categoria contabile AFS, dovuta agli investimenti strategici in titoli di Stato Italiani effettuati nel corso del secondo trimestre 2011, a cui si contrappone una riduzione dei titoli classificati L&R di circa 0,9 miliardi e di titoli classificati HFT per 0,2 miliardi.
Il Tier I si attesta all’11,1%, stabile rispetto a settembre e in crescita rispetto a dicembre 2010 (quando era pari a 8,4%). Sulla dinamica del Tier I hanno inciso positivamente l’aumento di capitale perfezionatosi nel corso del mese di luglio 2011, l’aumento della Riserva sovrapprezzo azioni, gli effetti riconducibili all’operazione di valorizzazione del patrimonio immobiliare strumentale del Gruppo e l’eliminazione del filtro prudenziale connesso all’affrancamento dell’avviamento. Core Tier 1 pari al 10,3% (8,5% al netto dei Tremonti Bond).
L’esercizio condotto nella seconda metà del 2011 dall’EBA sui requisiti di capitale delle principali banche europee (71 gli istituti di credito coinvolti) ha evidenziato, per Banca Monte dei Paschi di Siena, l’esigenza di un rafforzamento patrimoniale temporaneo e provvisorio pari a 3.267 milioni di euro. Tra le iniziative tese a ridurre tale buffer si segnala la conversione in capitale delle azioni BMPS sottostanti il titolo obbligazionario convertibile “FRESH 2003” nel Dicembre 2011.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
L’Assemblea dei Soci, riunitasi in seduta straordinaria il 1 febbraio 2012, ha deliberato il passaggio a capitale sociale di una quota della “Riserva sovrapprezzi di emissione” corrispondente al sovrapprezzo relativo alle 295.236.070 azioni ordinarie BMPS sottostanti ai titoli FRESH emessi da The Bank of New York nell’aprile 2008, per 752.261.506,36 euro. Nella stessa seduta è stata altresì approvata la conversione alla pari di 18.864.340 azioni di risparmio in azioni ordinarie, per 12.639.107,80 euro. L’operazione di conversione sul Fresh 2008, sommata a quella sul Fresh 2003, apporta benefici in termini di minore fabbisogno di capitale pari a circa €1mld dei complessivi €3,2mld richiesti all’origine dall’EBA.
Banca Monte dei Paschi di Siena, inoltre, proseguirà nell’estensione dei modelli avanzati per la misurazione e la gestione dei rischi di credito (AIRB – Advanced Internal Rating Based), con conseguente riduzione degli attivi ponderati, i cui coefficienti di ponderazione devono riflettere le specificità dell’attività tipicamente commerciale di Banca MPS; nell’attuazione di iniziative tese alla cessione di parte del patrimonio immobiliare non strumentale; nella valorizzazione delle fabbriche prodotto, anche attraverso joint venture con principali operatori del settore; nella razionalizzazione del network distributivo.