Banca Monte dei Paschi sostiene il Nobile di Montepulciano

Giovanni Arduini e Andrea Natalini

Giovanni Arduini e Andrea Natalini

Rinnovato sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena ai produttori del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Giovanni Arduini, direttore territoriale di Banca Monte dei Paschi, e Andrea Natalini, presidente del Consorzio poliziano, hanno sottoscritto una nuova convenzione dedicata ai produttori del Nobile che prevede un pacchetto di misure ad hoc a condizioni particolari. Le misure sono state individuate in base alle esigenze della filiera vitivinicola in un momento  in cui il  mercato  richiede prodotti di sempre maggior qualità e che, quindi, presuppongono innovazione e attenzione crescenti in vigna ed in cantina.

<<La sensibilità alle imprese del territorio è una delle missioni di Banca Mps – commenta Giovanni Arduini, direttore territoriale di Banca Mps – e la vitivinicoltura è uno dei simboli della produttività e dello stile italiano che trova in Toscana e Montepulciano in particolare uno dei suoi centri di eccellenza. L’agricoltura fa poi parte del dna della Banca che storicamente trae origine dal settore primario e che continua a seguirlo con attenzione per le ricadute positive dirette, nell’indotto e nell’ambiente>>.

La presenza sul territorio degli imprenditori agricoli e soprattutto vitivinicoli è fondamentale perché costituisce un presidio di sviluppo economico e di salvaguardia dell’ecosistema oltre a rappresentare un biglietto da visita culturale tra i più appetiti dai consumatori che sanno apprezzare il legame tra prodotti e territorio. Oltretutto il settore vino a Montepulciano interessa sempre più i giovani. Stando ai dati del Consorzio infatti oltre il 37% delle cantine è condotto da un under 40. Un dato ancora più significativo è che il 45% degli impiegati a tempo indeterminato nel vino (oltre mille in totale a Montepulciano) è sotto i 40 anni e la percentuale cresce con gli avventizi durante il periodo della vendemmia.

 

<< Una tendenza in atto da qualche anno – afferma il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – soprattutto per quanto riguarda il ricambio generazionale che, per tradizione, nelle nostre aziende, era piuttosto lento; invece ora ai giovani vengono affidati ruoli di responsabilità che contribuiscono a rinnovare l’intero comparto e anche in virtù di questo la collaborazione con una istituzione quale la Banca Monte dei Paschi di Siena, non può che essere incoraggiata e di grande importanza>>.

 

Tra le misure previste dall’accordo ci sono: una linea di finanziamento per impianto e reimpianto di vigneti, una dedicata all’invecchiamento vini, una per l’acquisto di macchine per la gestione del vigneto (quali cimatrici, spollonatrici, legatrici eccetera) e per l’attrezzatura di cantina (vasi vinari come botti e tini, pompe, filtri, attrezzatura minuta eccetera) ed una per l’anticipo di spese di produzione.

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano nasce nel 1965 con l’obiettivo di tutelare e  promuovere l’immagine del Vino Nobile di Montepulciano in Italia e nel mondo e, successivamente, anche quella del Rosso e del Vin Santo.

Attualmente i viticoltori soci del Consorzio sono circa 250 e rappresentano oltre il 90% della superficie vitata, ovvero quasi la sua totalità. Gli imbottigliatori soci sono 75 su un totale di circa 90. Ogni anno si producono in media circa 8 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 3 milioni di Rosso di Montepulciano Doc. L’80 per cento della produzione è diretta all’estero. Quello del Vino Nobile è un vero e proprio patrimonio per il territorio di origine che vale cinquecento milioni di euro tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite.