“Filiera del vino: tendenze, scenari e opportunità a confronto” è il tema dell’incontro che si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Montespertoli in collaborazione con il Consorzio Vino Chianti e Banca Monte dei Paschi di Siena.
<<L’attenzione che Banca Monte dei Paschi di Siena dedica ai territori ed ai suoi attori economici è massima – ha detto Gianfranco Cenni, responsabile dell’Area Toscana Nord di Banca Mps introducendo i lavori –. Il settore agroalimentare e la filiera del vino in particolare sono due biglietti da visita della Toscana nel mondo e rappresentano un volano di sviluppo per i nostri distretti produttivi, generando ricchezza diffusa ed occupazione. Il ruolo del credito è fondamentale così come il dialogo costante tra Banca e imprenditori, specie in un comparto dove gli investimenti sono di lungo e anche lunghissimo periodo>>.
Il dibattito, moderato dal sindaco di Montespertoli Giulio Mangani, ha visto la partecipazione in qualità di relatori di importanti figure del settore quali Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti e Ferdinando Guicciardini, imprenditore vitivinicolo. Successivamente è stata presentata il rapporto sulla Filiera Vitivinicola redatto dall’Area Research & Investor Relations di Banca Mps.
Il Chianti. Un realtà dal valore straordinario se si considerano i numeri e le potenzialità di una Denominazione che ha tutte le caratteristiche per aggredire i mercati internazionali e consolidarsi su quello domestico, soprattutto se si considerano il notevole balzo qualitativo del prodotto e gli sforzi di promozione e marketing fatti negli ultimi anni. L’export resta il naturale obiettivo del Consorzio e dei produttori, che sono oltre 3600 distribuiti su 15.500 ettari di superficie vitata per circa 800mila ettolitri di Chianti delle varie zone e tipologie. Grazie al riconoscimento “erga omnes” il Consorzio svolge le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi alla Docg “Chianti” dal 2012. Non è un dettaglio, considerando che i grandi selezionatori e distributori internazionali lavorano sui grandi numeri mentre la produzione vitivinicola nazionale ed anche toscana è estremamente parcellizzata. Occorrono quindi politiche di promozione, marketing, informazione ed anche commercializzazione coordinate, che consentano di avere massa critiche tali per poter competere con le grandi aziende straniere, soprattutto extraeuropee, capaci di garantire quantità notevoli di prodotto a costi contenuti, seppur senza il valore aggiunto della tradizione, dei marchi e dell’ancoraggio al territorio che la Toscana ed il Chianti possono invece vantare.
La ricerca di Banca Mps. Dai dati elaborati dall’Area Research & Investor Relations di Banca Mps emerge la strategicità delle produzioni agricole ad alto valore aggiunto, come quella legata al vino, che genera indotto per la complessità della filiera e rappresenta un veicolo di promozione territoriale notevole, spendibile soprattutto a livello internazionale. La percezione della Toscana nel mondo è legata ad un concetto di qualità della vita nel quale l’agroalimentare è inscindibile dall’arte, dalla storia e dalla cultura. Per questo Banca Monte dei Paschi di Siena elabora un Osservatorio dedicato, intervistando un campione significativo di aziende produttrici del settore, che offre uno spaccato rilevante delle prospettive e delle problematicità che interessano il vitivinicolo toscano.