La notizia che la Banca MPS non ha superato la parte degli stress test europei a cui sono state sottoposte le Banche da parte della BCE è vissuta con grande preoccupazione e delusione per una visione da parte dell’Europa che penalizza le banche commerciali rispetto a quelle banche che puntano nuovamente sulla finanza; allo stesso modo ha destato turbamento l’attesa, per troppi giorni, di quella strategia successiva da comunicare con tempestività al mercato e ai dipendenti.
Come PD, condividiamo l’appello al Governo nazionale del Presidente della Regione Toscana e del nostro Sindaco, che chiedono un impegno straordinario per salvaguardare l’autonomia della più antica banca italiana e la permanenza della sua direzione generale a Siena. Riteniamo, inoltre, che in questo momento tutta la Città sia concorde nel condividere questo forte appello unitario al Governo, perché nel sostegno anche alla Fondazione MPS non si penalizzi ulteriormente l’azienda Banca ed i suoi dipendenti, nonché i propri legami con il territorio locale, regionale e nazionale. In questo senso sosteniamo con forza la richiesta dei sindacati sull’inderogabilità dell’apertura di un confronto con i vertici della Banca sulle prospettive strategiche e sui progetti di modifica del Piano di Ristrutturazione e del Piano Industriale, nel quale eventuali ulteriori contenimenti dei costi di lavoro dovrebbero essere più equamente ripartiti con maggiore partecipazione dei vertici rispetto alla base. E’ diritto dei lavoratori, di tutti gli azionisti e della Città comprendere sino in fondo quali strade e quali conseguenze si prospettano, anche con riferimento ai risultati ancora attesi.
Il PD senese in questi anni si è messo in discussione sulle scelte del passato, una discussione che deve valere per tutte le forze politiche che allora hanno concorso alle scelte e agli indirizzi più importanti su Banca e Fondazione. In questo particolare passaggio occorre mettere da parte le contrapposizioni faziose, perché la sfida di MPS non è la sfida del PD, ma quella di Siena e di tutta l’Italia, per contare ancora di più, anche con i propri valori, nell’Europa finanziaria. Un’Europa finanziaria che sembra al momento usare due pesi e due misure per le banche italiane con in pancia i titoli di Stato, rispetto ai derivati di cui sono gonfi i portafogli delle banche tedesche; oppure, a fronte dei 4 mld. prestati a sonori interessi alla banca MPS si registrano i 250 mld di aiuti statali che le sole banche tedesche hanno ricevuto o i 60 mld incamerati da quelle spagnole.
Ecco che occorre una compattezza che vada oltre le ideologie e le appartenenze, che converga in un fronte comune dove anche il PD locale è pronto a fare la propria parte per ricomporre un clima favorevole e positivo al lavoro della Banca nelle prossime imminenti scadenze, insieme a quello della Fondazione MPS, per la tutela del lavoro e del rapporto della banca con il territorio, anche locale, che con le sinergie attivate con lo Stato e la Regione per infrastrutture, sanità e cultura è impegnato a gettare le basi di una nuova programmazione. Occorre serenità per catalizzare attenzione positiva per le scelte di modelli ed assetti, per i quali sarebbero necessari tempi differenti di riflessione rispetto a scadenze inesorabili. Resta perciò ancora di più prioritario ribadire il TERRITORIO come riferimento imprescindibile per la Banca MPS, che costituisce un riconoscibile elemento dell’identità nazionale del nostro Paese.
Costruiamo tutti insieme uno spirito nuovo, riappropriandoci dell’umiltà necessaria per servire ed essere utili alla Comunità.