“Il governo sta mettendo in ginocchio gli enti locali – continua Bezzini – andando in barba al tanto sbandierato federalismo, come dimostra anche lo squilibrio dei tagli tra Stato e autonomie locali. Se l’esecutivo avesse voluto davvero intervenire sui costi della politica, avrebbe approvato la proposta di dimezzare il numero di parlamentari e senatori e sarebbe intervenuto sugli enti inutili e sulle partecipate che costano 7 miliardi di euro l’anno con 25mila consiglieri impegnati. Siamo di fronte all’ennesima bufala mediatica, messa a punto sulla pelle dei cittadini e dei territori. Il punto – conclude Bezzini – è che il governo non vuole dire la verità agli italiani, e cioè che è difficile fare a meno di un ente intermedio tra Regioni e Comuni per gestire le funzioni di area vasta. Del resto, in quasi tutti i Paesi europei l’articolazione territoriale dello Stato è fondata su almeno tre livelli”.
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