“Un passo molto importante per non disperdere il rilevante lavoro fatto negli ultimi due anni dal nuovo management”. Con queste parole il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini commenta la piena fiducia confermata ieri, martedì 14 gennaio dal cda di Banca Mps al presidente Alessandro Profumo e all’amministratore delegato, Fabrizio Viola che rimangono saldamente alla guida dell’istituto di credito.
“Dopo le tensioni che hanno caratterizzato, sia prima che dopo, l’assemblea dello scorso dicembre – continua Bezzini – avevo immediatamente auspicato la necessità di lavorare per riannodare i fili spezzati, ponendo al primo posto il futuro della Banca e la tutela del patrimonio residuo della Fondazione. Oggi, con la piena conferma di Profumo e Viola alla guida di Banca Mps, nonostante le forti incertezze e difficoltà che questa fase porta con sé, ritengo che ci siano tutte le condizioni per portare a compimento il piano di riposizionamento della Banca, a partire dall’aumento di capitale previsto per i prossimi mesi. Questo rappresenta un elemento imprescindibile per restituire i Monti Bond, assicurare integrità futura alla Banca e mantenerne l’identità, la forza occupazionale e la radice territoriale a Siena”.
“Senza mai entrare nel dettaglio delle scelte gestionali di Banca Mps – aggiunge Bezzini – ho sempre espresso una valutazione positiva sull’operato del nuovo management, che negli ultimi 18 mesi ha svolto un grande lavoro per evitare uno shock patrimoniale dell’istituto di credito e avviare un percorso teso a recuperare la redditività, superando passaggi importanti e delicati che hanno chiamato in causa anche i rapporti con il governo e l’Unione europea. Disperdere il lavoro fatto finora sarebbe un grave danno per Siena ma anche per la Toscana e per l’Italia”.
“In questo quadro – dice ancora il presidente della Provincia – è ora auspicabile che la Fondazione Mps porti rapidamente a compimento il percorso intrapreso a tutela del proprio patrimonio residuo, come affermato anche nei giorni scorsi dai nuovi vertici, abbattendo in maniera drastica l’indebitamento prodotto nelle gestioni precedenti. In questo modo, potrà anche contribuire all’esito positivo dell’aumento di capitale previsto per la Banca”.
“Siamo di fronte a sfide importanti che riguardano, in primo luogo, il management di Banca e Fondazione Mps, rispetto alle quali – conclude Bezzini – serve, però, un senso diffuso di responsabilità che riguarda tutti gli attori della nostra comunità. Inoltre, come ho ribadito più volte nei mesi scorsi, pur nel rispetto dei limiti delle rispettive competenze, occorre la massima attenzione da parte del governo su una vicenda che ha un’evidente portata di carattere nazionale”.