“Ci auguriamo che l’intesa per la cessione della divisione vaccini a GlaxoSmithKline da parte di Novartis possa segnare il prosieguo di un percorso proficuo di crescita e di investimenti in ricerca, sviluppo e produzione, con nuove ricadute positive sul nostro territorio”. E’ il primo commento del presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, e dell’assessore alle attività produttive, Tiziano Scarpelli all’annuncio dell’accordo raggiunto tra due big della farmaceutica mondiale, che sarà chiuso entro la prima metà del 2015. “Secondo quanto appreso dalle agenzie di stampa questa mattina, l’accordo prevede la vendita della divisione oncologia di GSK a Novartis, che a sua volta cederà la sua divisione vaccini, escluso il business dei vaccini influenzali. Le dichiarazioni del Ceo di Glaxo, che vede nella transazione importanti prospettive di crescita nei due core business, fanno ben sperare ma tutti i futuri passaggi dovranno essere attentamente verificati nella loro concreta attuazione”.
“Negli ultimi sei anni – proseguono Bezzini e Scarpelli – Novartis ha investito sul nostro territorio più di 1 miliardo di euro, dando lavoro a quasi 3mila persone nei due siti produttivi di Siena e Rosia e rendendo quest’area un assoluto centro di eccellenza a livello mondiale nel campo dei vaccini. Una dimostrazione di come anche in Italia sia possibile lavorare bene in un settore altamente innovativo ed essere competitivi a livello internazionale. L’auspicio è che si possa continuare in questa direzione anche in futuro, affinché investimenti e sviluppo possano mantenere e generare posti di lavoro di qualità. Ci auguriamo anche che le inevitabili preoccupazioni e le incertezze generate da questo cambio di scenario possano essere presto superate attraverso un confronto con le istituzioni e i sindacati sulle future strategie industriali e il mantenimento dei livelli occupazionali”.
“In questo quadro è altresì auspicabile che il Governo mantenga alta l’attenzione non solo sulla vicenda aziendale, ma anche su un comparto strategico, quello delle scienze della vita, su cui tutti gli attori toscani – Regione, mondo accademico, imprese, Tls e altre istituzioni – hanno già dimostrato di voler investire per lo sviluppo del territorio. Sul piano locale e regionale bisognerà impegnarsi al massimo per consolidare il Distretto delle scienze della vita al fine di creare le migliori condizioni ambientali per la permeanza sul nostro territorio di rilevanti soggetti industriali”.