Bezzini: ‘Preoccupati per la crisi di Pramac, i dipendenti non devono pagare l’investimento sbagliato in Svizzera’

Simone Bezzini

“Esprimiamo grande preoccupazione per l’annuncio di messa in liquidazione della Pramac che rischia di provocare conseguenze pesantissime non solo sui 230 dipendenti dello stabilimento di Casole d’Elsa, ma anche su tutto l’indotto della Valdelsa, stimato in oltre duecento addetti. Chiediamo prima di tutto all’azienda di fare la massima chiarezza sullo stato di crisi e di tutelare i lavoratori e lo stabilimento di Casole d’Elsa che, come afferma anche l’ad Campinoti, produce performance economiche positive. Sarebbe gravissimo da parte della proprietà far pagare ai dipendenti della Valdelsa il prezzo di un investimento, realizzato da Pramac in Svizzera, che non ha ottenuto i risultati attesi”. Con queste parole il presidente della Provincia, Simone Bezzini e l’assessore provinciale alle attività produttive, Tiziano Scarpelli commentano l’annuncio di messa in liquidazione di Pramac da parte della proprietà. “Pramac – dicono ancora Bezzini e Scarpelli – è un’azienda di rilevanza nazionale nel campo della produzione di generatori e carrelli elevatori che deve trovare l’attenzione non solo delle istituzione locali ma anche della Regione Toscana e del governo. Per questo la Provincia di Siena è pronta a farsi carico di sollecitare, con la massima urgenza, tutte i soggetti coinvolti, a partire dalla Regione e dal governo per cercare di mettere in atto tutte le quelle azioni, tese ad accompagnare un percorso che porti alla soluzione positiva della crisi per lo stabilimento di Casole d’Elsa”.