Il sindaco Roberto Bozzi è stato tra i più attivi in questi giorni frenetici e convulsi. Ha fornito ai cittadini continue informazioni, ha assistito i tanti abitanti del suo Comune che sono rimasti senza elettricità, ha lavorato ininterrottamente per risolvere problemi e criticità. In molte località assai popolose come Corsignano e San Piero in Barca luce, acqua, gas e riscaldamento sono tornate solo nella serata di venerdì. Ieri (sabato) però attorno a mezzogiorno, quando lo abbiamo contattato, tante utenze rimanevano ancora sprovviste di elettricità. Solo nel pomeriggio l’elettricità è tornata in tutte le abitazioni.
Sindaco Bozzi, quale è al momento la situazione nel Comune che lei amministra?
“Guardi, sono sempre in viaggio da una località all’altra. A San Piero, Corsignano e Catignano l’elettricità è tornata ieri sera (venerdì sera per chi legge, ndr). Consideri che, oltre a tutti i disagi sofferti dagli abitanti, in queste località ci sono tanti agriturismi e ristoranti che hanno dovuto buttare via una grande quantità di prodotti alimentari. C’è stata una grossa perdita economica oltre alle difficoltà di spostamento e al freddo”.
Ma Enel ha fatto sapere che non sono previsti risarcimenti quando si verificano problemi per cause naturali.
“Però io credo che si possa parlare di cause naturali quando ad essere colpite sono poche utenze e soprattutto quando il guasto viene risolto in tempi brevi. Non mi pare che ciò che è avvenuto in questi giorni nel territorio senese abbia queste due caratteristiche. Io credo che questa vicenda abbia messo in luce una forte mancanza nella programmazione e nella manutenzione da parte di Enel. Pensi che a Corsignano la mancanza di elettricità è stata dovuta alla caduta di un pino che poi ha troncato tutti i fili. Mi dicono che la società elettrica ha negli anni sempre fatto manutenzione, ma se i risultati sono questi devo dire che è stata assolutamente insufficiente. Forse qualcuno voleva risparmiare. E menomale che c’è stata una spinta molto forte da parte dei sindaci, del prefetto Gerarda Maria Pantalone e della Protezione civile”.
Lei è ancora molto arrabbiato.
“Certamente. Enel ha dato poche e cattive informazioni. Il Comune di Castelnuovo Berardenga ha ricevuto ottocento telefonate in tre giorni perché i cittadini non ottenevano risposte da Enel e quindi chiedevano a noi. E quando dal call center di Enel rispondevano alle chiamate non si capiva bene dove si trovasse la persona che si trovava dall’altra parte della cornetta”.
Lei ha parlato della possibilità di effettuare un’azione giudiziaria collettiva, una class action, contro Enel. Quali sono le novità al riguardo?
“Stiamo valutando dal punto di vista giuridico cosa potremo fare. I cittadini spingono per fare questa azione legale, ora vedremo cosa potrà e dovrà fare l’amministrazione comunale in questo contesto. D’altro canto è già stato anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a chiedere conto a Enel di quanto è avvenuto in questa settimana”.
C’è qualche storia particolare che vuole raccontare?
“Voglio segnalare l’impegno e la collaborazione di tutti i cittadini che hanno fornito un grande aiuto e hanno fatto moltissime segnalazioni. Voglio raccontare ciò che è avvenuto a Corsignano: Enel ha fatto avere, soltanto ieri sera (cioè venerdì, ndr) un generatore. Andava sistemato a Chieci, ma la strada poderale per raggiungere la centralina era bloccata da neve e ghiaccio. Allora una decina di cittadini si sono messi a spalare ed il signor Francesco Lucenti ha addirittura fornito un escavatore per poter liberare la strada. Anche in questo caso Enel non si è distinta per organizzazione e coordinamento, anche se va fatta una precisazione. Mentre i vertici di Enel hanno sottovalutato il problema, i suoi operai si sono messi al lavoro per risolvere le criticità”.
Gennaro Groppa