“Mentre va avanti, in maniera un po’ troppo burocratica, il lavoro per candidare Siena a capitale europea della cultura 2019, non si presta adeguata attenzione a gruppi, associazioni, protagonisti della vita culturale senese, costretti a convivere con la carenza di spazi adeguati e la mancanza di una politica che sappia fare della cultura un motore di sviluppo anche economico e sociale. ‘Interrogativi e risposte su perché la cultura a Siena sta arretrando’ è il tema della Officina di Siena Cambia, un incontro aperto al contributo di tutti in programma questa sera, alle ore 21, alla Saletta dei Mutilati”.
“Siena ha tutte le potenzialità per essere considerata già adesso un riferimento della cultura europea – dice Bruno Valentini – qualunque sarà l’esito finale della candidatura per il 2019. Non basta, però, avere uno straordinario patrimonio artistico e storico, istituzioni di livello internazionale, se non viene adeguatamente valorizzato e se non si sostiene il tessuto ricchissimo di realtà culturali di base, molto vivaci, qualificate ed anche economicamente significative sotto il profilo dell’occupazione. Finora non c’è stata una politica culturale che abbia saputo valorizzare adeguatamente tutto questo, aiutando ed incentivando gli operatori culturali, piccoli o grandi che siano, riversandone con continuità i frutti su turisti e residenti, talvolta preferendo puntare in modo eccessivo su grandi eventi. Anche in questo campo Siena deve cambiare, attraverso idee condivise e non calate dall’alto, che proprio da stasera cominceremo a costruire”.