“La Deputazione Generale della Fondazione Mps recepisca e applichi subito gli indirizzi indicati dal consiglio provinciale di Siena per la modifica allo statuto, in modo da procedere alle nomine di luglio secondo i nuovi parametri”.
E’ quanto chiede il presidente del consiglio provinciale di Siena, Riccardo Burresi, dopo il voto del consiglio.
“Il consiglio provinciale – spiega Burresi – è la prima istituzione democratica a dare finalmente risposte all’attesa di cambiamento e di rinnovamento di tutta la comunità senese. Con le modifiche che proponiamo allo statuto della Fondazione indichiamo il percorso che dovrà essere seguito, in tempi brevissimi, per un nuovo corso all’insegna della trasparenza, del merito, della riduzione dei costi, del controllo e responsabilità”.
“Innanzitutto occorre ridurre in maniera decisa – ha spiegato Burresi nel suo intervento in consiglio provinciale – il peso della politica nelle scelte del Monte dei Paschi. Non è più accettabile che due persone sole, il sindaco e il presidente della Provincia, decidano le sorti della Fondazione e quindi della Banca, come è accaduto negli ultimi quindici anni. La nuova Deputazione dovrà essere espressione di tutte le componenti e realtà cittadine, dalle professioni al lavoro, dai rappresentanti dell’economia all’università, il volontariato e così via. Nella nuova Fondazione il 50% di nomine sia deciso dall’
associazionismo e solamente il restante 50% dalle istituzioni”.
“Occorre, inoltre, una decisa spending review – ha aggiunto Burresi – sui costi dei vertici: ridurre il numero dei componenti della Deputazione Generale e Amministratrice della Fondazione, abbassare i compensi, tagliare le consulenze, vigilare sugli stipendi. Trasparenza significa anche rendere pubblici i compensi e tutte le decisioni della Fondazione: una realtà istituzionale che rappresenta tutta la città e la provincia di Siena deve condividere pubblicamente le decisioni, non è possibile che in poche stanze e tra poche persone siano operate scelte che nessuno conosce. Il disastro in cui si trovano Banca e Fondazione è sotto gli occhi di tutti. Per questo è il momento di prevedere un sistema di verifiche e controlli efficaci, immediati e costanti per conoscere il reale stato dei conti di Banca Mps e di tutti gli altri investimenti della Fondazione Mps con l’obiettivo di salvaguardare il proprio patrimonio. Altro punto irrinunciabile da inserire nel nuovo statuto è quello della ‘senesità’ della Banca. Ovviamente non si tratta di rincorrere sogni del passato, che sono diventati incubi. Mantenere la sede della Direzione della Banca a Siena, però, deve essere una condizione sulla quale tutta la città e la provincia non possono arretrare”.