“Dobbiamo dire basta ai dirigenti politici che ricevono lo stipendio dal partito. Se sarò eletto segretario provinciale, lo farò gratuitamente da volontario e abolirò tutte le retribuzioni per gli incarichi politici”. E’ quanto dichiara il candidato a segretario provinciale del Pd di Siena, Riccardo Burresi. “Ha ragione Matteo Renzi, il Pd non è quello dei funzionari di partito, ma quello della gente comune. Il Pd va rifondato innanzitutto nel rapporto con i suoi dirigenti – spiega Burresi – la politica deve tornare ad essere passione e impegno sociale fondata sul volontariato. I fondi raccolti dal partito devono essere utilizzati per i dipendenti con ruoli operativi e tecnici, per le campagne di sensibilizzazione politica, per tutto quanto è connesso all’attività politica. Non possono servire da stipendio per i dirigenti o gli ex amministratori e parlamentari rimasti senza incarico istituzionale. La gestione dei contributi deve essere trasparente, non può diventare oggetto di spartizione per chi fa politica magari anche per mantenersi. Chi mi sostiene crede nella politica come impegno volontario”.
“Se sarò eletto segretario – aggiunge Burresi – dedicherò tutto il mio impegno per fare un PD nuovo, quindi un minuto dopo la vittoria al congresso rassegnerò le dimissioni da presidente del Consiglio provinciale. Il nostro partito deve essere guidato da chi ci crede veramente e non da chi cerca un impiego o un modo per sedere nei consigli di amministrazione delle banche o delle società pubbliche”.