Il 28 dicembre 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha approvato il nuovo metodo tariffario transitorio 2012-2013 per il servizio idrico Integrato sancendo, nei fatti, la negazione dei referendum del giugno 2011, con cui 27 milioni di cittadini italiani si erano espressi per una gestione dell’acqua che fosse pubblica e fuori dalle logiche di mercato.
Per informare i cittadini sull’ennesimo scippo di democrazia, passato sotto silenzio durante le vacanze natalizie, il Comitato Senese Acqua Bene Comune sarà presente in Piazza Matteotti con un banchetto sabato 26 mattina dalle ore 9.00 alle 12.30. Durante le giornate del 25 e 26 sono previste inoltre iniziative e mobilitazioni in tutta Italia, a Firenze venerdì 25 mattina il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua si è dato appuntamento per un presidio di fronte all’Autorità Idrica Toscana, via Verdi n.16; l’elenco completo delle iniziative è consultabile sul sito www.acquabenecomune.org.
Dopo il Decreto del Governo Berlusconi – poi dichiarato incostituzionale – che a soli due mesi dai referendum tentò l’introduzione di una norma finalizzata alla privatizzazione dei servizi pubblici locali in tutto simile a quella abrogata, ora ci riprova l’Autorità per l’Energia e il Gas (AEEG). Sostanzialmente con un atto amministrativo si cancella il referendum e si garantiscono i profitti sull’acqua trasformando la “remunerazione del capitale investito” in “costo della risorsa finanziaria”. Dunque profitti garantiti in bolletta ed esito del secondo quesito referendario negato con buona pace della sovranità popolare sancita dalla nostra carta costituzionale.
L’autorità, in un contesto dove il Governo tecnico di Monti ha rafforzato un’impostazione neoliberista e di privatizzazione dei beni comuni, che conferma e ripropone nella sua agenda per il prossimo governo, si nasconde dietro una deliberazione amministrativa per affermare una ricetta politica che vuole speculare sui servizi pubblici essenziali, a partire dall’acqua. Dietro le manovre tecniche si afferma, inoltre, una sospensione democratica gravissima a danno di tutti noi. Per questo vogliamo che il nuovo metodo tariffario venga ritirato e chiediamo le dimissioni dei membri dell’Autorità. E, chiaramente, non ci fermeremo ad elemosinare concessioni ma ci batteremo finché questo non avverrà e venga ristabilita la volontà popolare.
Comitato Senese Acqua Bene Comune