“E’ stato un onore per me aver avuto l’occasione di servire la mia regione in questi anni. Ritengo di aver lavorato con impegno e lealtà alla realizzazione del programma di legislatura del Presidente Rossi. Sono certamente rammaricato di dover lasciare un lavoro a metà, ma farò il tifo dall’esterno perché possano essere raggiunti i migliori risultati e perchè le riforme importanti che abbiamo avviato possano essere condotte in porto”. Queste le prime parole dell’assessore regionale uscente alle infrastrutture e trasporti, Luca Ceccobao, durante la conferenza stampa nella quale ha fatto il punto sui suoi tre anni di lavoro nella Giunta regionale. L’assessore, rispondendo ad una logica di trasparenza del mandato, ha voluto riassumere le principali iniziative portate avanti ed i risultati raggiunti in un resoconto di 55 pagine.
“Questo passaggio – ha spiegato – è anche un momento di giudizio sulle cose realizzate. La Toscana si è trovata davanti maggiori difficoltà rispetto al passato, ma abbiamo fatto passi in avanti sia sulle infrastrutture che sulla mobilità. Faccio degli esempi per far capire meglio il livello di gravità nel quale abbiamo operato: in Piemonte lo scorso anno sono state tagliate 12 linee ferroviarie, in Campania falliscono società di trasporto e si bloccano le città per la mancata fornitura di carburante ai bus. Regioni importanti come Lombardia e Lazio hanno dovuto fare i conti con tagli ai servizi sempre maggiori ed il 2011 è stato un anno record per ore di scioperi nel settore del tpl. In Toscana, tutto questo non è avvenuto, grazie un’opera di attenta riprogettazione e revisione del servizio ed un dialogo intenso e continuo con enti locali e le rappresentanze sociali”.
L’assessore ha poi continuato ricordando le principali riforme avviate e realizzate, quella del tpl su gomma e la privatizzazione di Toremar.
“In Italia – ha aggiunto – tutti parlano di riforme, ma pochi poi le fanno. Noi le riforme le abbiamo pensate, avviate e spesso realizzate. Siamo stati la prima e per ora unica Regione italiana ad aver completato la privatizzazione della propria compagnia navale ex Tirrenia e ad aver ottenuto investimenti sul trasporto pubblico marittimo; siamo i primi ad aver avviato una vaera e profonda riforma del tpl; abbiamo lavorato in maniera serrata con Trenitalia e Ferrovie dello Stato e adesso siamo la prima regione per puntualità dei treni e siamo anche la regione che ha più servizi ferroviari in rapporto agli abitanti; abbiamo promosso la mobilità ciclabile con i progetto di 5 grandi itinerari e con importanti finanziamneti per le ciclovie urbane ed extraurbane; abbiamo costituito un’unica Autorità Portuale per i porti regionali, che darà impulso allo sviluppo e maggior vigore agli investimenti; abbiamo avviato una riforma della legge del 1990 che regola le attività estrattive attenta all’ambiente; abbiamo avviato per la prima volta un Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità, più semplice ed efficace nel gestire gli investimenti; abbiamo sottoscritto con Autostrade per l’Italia un protocollo per velocizzare gli investimenti stradali e abbiamo portato avanti tante altre iniziative, avendo cura di essere sempre vicini agli enti locali e di aiutarli nel realizzare opere di sicurezza stradale, investimenti sui porti e sugli aeroporti. Ed abbiamo fatto tutto questo senza una sola ora di sciopero dei trasporti”.
L’assessore ha poi parlato del suo futuro: “Torno volentieri al mio lavoro – ha detto – ma non lascio assolutamente la politica: il mio impegno è iniziato quando avevo 17 anni, nei movimenti studenteschi, e continuerà ancora perché. Ritengo la politica un’attività intellettuale ed una pratica di volontariato civile. Dunque torno a fare politica come militante e dirigente del Partito Democratico di Siena. Guardo alla situazione reale del Paese e del territorio toscano in questo momento. Vedo sofferenza per le situazioni finanziarie e del lavoro, disillusione per ciò che la politica non è stata in grado di offrire, ricerca di risposte che tardano ad arrivare. Proprio guardando a queste condizioni, la mia voglia di impegnarmi in politica ne esce ancora rafforzata perché credo che i cittadini abbiano bisogno di risposte ai loro problemi. E ci vuole un grande sforzo individuale e collettivo per produrre queste risposte e dare un forte rinnovamento”.