Ceccuzzi: ‘Banca Mps, fermiamo le esternalizzazioni’

Banca Monte dei Paschi di Siena

“E’ ancora possibile fermare le esternalizzazioni ottenendo, attraverso misure alternative, i risparmi attesi dal piano industriale. Il 2013 può davvero essere l’anno della svolta e del rilancio per la Banca Monte dei Paschi, affinché il terzo istituto di credito del Paese possa tornare a fare reddito, possa continuare a salvaguardare la sua senesità con la Fondazione Mps primo azionista e, soprattutto, possa garantire la tutela dell’occupazione e di tutto l’indotto ad essa legato”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, candidato alle primarie del centrosinistra per la carica di sindaco di Siena, torna a parlare di Banca Mps, affrontando la questione delle consulenze.

“Come ho già detto pubblicamente – afferma Ceccuzzi – noi siamo contrari alle esternalizzazioni, che consideriamo uno strumento sbagliato, perché oltre a non abbassare i costi in modo significativo, aumentano la precarietà del lavoro. I cambiamenti introdotti dal nuovo management hanno consentito di affrontare una fase di emergenza in cui serviva una forte discontinuità, rispetto alla gestione precedente. Dobbiamo guardare con fiducia al futuro della Banca, perché sono tante le risorse sulle quali può contare, a cominciare da quel patrimonio di risorse umane e di professionalità che rappresenta il suo vero valore aggiunto. Un capitolo da affrontare è quello delle consulenze di società specializzate che rappresenta un impiego significativo di risorse finanziare verso l’esterno. Tema che non deve in alcun modo essere confuso né con quello della fornitura dei servizi né, tantomeno né con quello delle aziende che operano da tempo ed in forma stabile con il Gruppo Montepaschi, portando occupazione e valore aggiunto al sistema locale. L’auspicio è che si possa investire di più sulle professionalità interne alla Banca, risparmiando risorse preziose ed evitando che energie professionali importanti si allontanino dal ‘territorio’ in un viaggio senza ritorno. In questo modo non si disperderebbero quei valori e saperi che rappresentano una vera ricchezza di occupazione, ma anche di quel senso di identità che lega la Banca a Siena. L’impegno di chi si candida ad essere sindaco di Siena dovrà essere quello di tenere unite, di concerto con Provincia e Fondazione, l’esigenza di tutela dei lavoratori con quella di sviluppo della Banca e della città”.