“Siena e la sua provincia hanno la forza e l’energia per superare questo momento difficile, anche grazie a progetti e investimenti messi in campo in questi anni e che oggi rappresentano filoni di sviluppo strategici a livello regionale e non solo”. E’ questo il cuore del messaggio lanciato oggi, lunedì 16 gennaio, dal presidente della Provincia, Simone Bezzini e dal sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi a margine della conferenza stampa convocata per illustrare alcuni dei temi al centro del Patto per lo sviluppo, che sarà sottoscritto, entro due mesi, con la Regione Toscana e i trentasei comuni senesi.
“Stiamo lavorando – hanno spiegato Bezzini e Ceccuzzi – insieme agli altri comuni della provincia per proporre al governatore della Toscana, Enrico Rossi, progetti strategici di interesse regionale sui quali incentrare lo sviluppo di Siena e della sua provincia da qui al 2020. Siamo pronti, grazie al lavoro fatto in questi anni, ad essere protagonisti in alcuni dei settori che saranno i motori principali dell’economia di domani: dal biomedicale alle biotecnologie fino all’Ict e al distretto culturale, con al centro il recupero e il rilancio del Santa Maria della Scala”.
A tracciare lo scenario degli ultimi anni è stato il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, che ha ricordato l’impegno sinergico messo in campo dalle istituzioni, dal territorio e dalle parti sociali per fronteggiare una fase di straordinaria complessità. “Abbiamo resistito alle difficoltà meglio di altri territori – ha ricordato Bezzini – ma è indubbio che la crisi sia arrivata anche in provincia di Siena. L’abbiamo affrontata e governata, sul fronte dell’economia e dell’occupazione, mettendo in campo risorse straordinarie. Mi riferisco alla ricapitalizzazione di Fises, che ha dato sostegno alle piccole e medie imprese, ed ai bandi anticrisi della Fondazione Mps, che ci hanno permesso di estendere gli ammortizzatori sociali verso chi ne era privo, dando aiuto a oltre 4 mila persone. In questi due anni e mezzo abbiamo seguito e gestito decine di situazioni di crisi aziendali, soprattutto nel settore manifatturiero, ma non abbiamo mai smesso di lavorare guardando al futuro. E’ con questo spirito che, in un quadro di minori risorse, ci siamo adoperati per intercettare nuovi filoni di finanziamento dall’esterno. Ne sono un esempio i 38 milioni di euro arrivati in tre anni attraverso lo sportello al servizio degli enti locali, gestito da Apslo. Oggi, la stretta sulla finanza pubblica e le tensioni in ambito finanziario sono elementi che ci preoccupano, ma la qualità e il ‘respiro’ dei progetti e delle azioni che abbiamo già messo in piedi in tanti settori, ci permettono di parlare alla città e al territorio con un messaggio di speranza per il futuro”.
Biotecnologie, distretto culturale, Ict sono alcuni dei grandi cantieri di lavoro citati dal sindaco di Siena, per essere inseriti nel Patto per lo sviluppo. “Siena con il suo polo farmaceutico e delle biotecnologie – ha detto il sindaco – dà un contributo rilevante, in termini di fatturato, occupazione e risultati di ricerca, al nuovo Distretto regionale sulle Scienze della vita. Sul fronte locale, con l’adeguamento dei propri strumenti urbanistici, il Comune di Siena è pronto ad accogliere le esigenze di ampliamento del centro ricerche di Novartis, nella zona tra Petriccio ed Acquacalda. Stiamo lavorando insieme ai cittadini per trovare le soluzioni migliori. Questo è solo uno degli ambiti strategici regionali a cui questo territorio è in grado di dare il proprio contributo. Siena, infatti, può contribuire in maniera rilevante, in virtù delle competenze e delle professionalità maturate anche a supporto del sistema finanziario e dei pagamenti elettronici, al Distretto Ict, che oggi vede Pisa come territorio di riferimento a livello regionale. La città, infatti, è ricca di realtà imprenditoriali che, partendo dalla collaborazione maturata in questi anni con la Banca Mps, si collocano su una dimensione nazionale, in un settore in grande espansione. Un altro filone di sviluppo determinante sarà quello legato al distretto culturale per il quale occorrerà innovare e portare a compimento la progettualità sul Santa Maria della Scala, su cui la città investe da anni e che potrà essere il vero fulcro sul quale costruire la sfida per Siena capitale europea della cultura 2019”.
Bezzini e Ceccuzzi hanno espresso piena sintonia sulla necessità di continuare sulla strada della riorganizzazione, della semplificazione e dell’efficientamento della “macchina pubblica”, mettendo a sistema ed ottimizzando strutture e funzioni come avvenuto, per esempio, nel caso della Fondazione Musei Senesi, la cui efficienza è stata riconosciuta e premiata da Federculture. “Bisogna lottare e impegnarsi tutti insieme – hanno concluso Bezzini e Ceccuzzi – facendo uno sforzo ulteriore per aprirsi all’esterno, e intercettare nuovi flussi finanziari da portare sul territorio. Il Patto può davvero rappresentare un’ulteriore occasione per mettere a sistema energie locali e regionali e attrarre risorse fondamentali. A guidare questo percorso sarà una cabina di regia formata da Provincia, Comune di Siena; Camera di Commercio e da un rappresentante per ognuno dei sei ambiti territoriali che coordinerà il lavoro e ne definirà tempi e contenuti”.