“Una decisione sbagliata che, se venisse confermata, sarebbe da rivedere nell’interesse di tutta la città”. Questo il commento di Franco Ceccuzzi, candidato alle primarie del centrosinistra, sulla notizia della scelta della Banca Mps di non concedere, per il 2013, la quota di protettorato alle diciassette Contrade.
“Quando si parla di legame tra Banca e città – continua Ceccuzzi – è giusto fare riferimento, come ha fatto in diverse occasioni il Presidente Profumo, anche alla necessità di tornare a fare reddito. Ma questo aspetto economico, da solo, non basta a mantenere vivo quel legame culturale che, da secoli, unisce Siena al suo istituto bancario. Un legame che, attraverso il rapporto con le Contrade, si esprime in una molteplicità di forme che solo un fatto culturale unico, come quello della vita dei nostri rioni, può esprimere. E’ per questo che considero la decisione della Banca sbagliata e per questo, credo, che debba essere riconsiderata nell’interesse di tutta la città. Una decisione, inoltre, che rischia di mettere in concreta difficoltà alle Contrade, che verrebbero a trovarsi prive di risorse importanti, in una fase già molto critica. Risorse indispensabili per tutte quelle attività e quegli interventi che consentono ai rioni di vivere e curare il proprio patrimonio materiale e immateriale”.
“Io credo che per il terzo gruppo bancario del Paese il legame con la città sia un punto di forza e un valore aggiunto funzionale al rilancio. Ne sono convinto così come sono convinto che la forma di aggregazione rappresentata dalla ‘frequentazione contradaiola’ sia un patrimonio insostituibile e un valore aggiunto per la qualità della vita della città. Le Contrade esercitano, poi, una naturale funzione di tutela del territorio, a supporto della convivenza civile e della vivibilità, che si esplica anche nella tutela del decoro urbano, della convivenza e della sicurezza. Le Contrade svolgono, inoltre, un’azione di solidarietà, con attività e buone pratiche, che affondano la propria ragione d’essere nella storia stessa delle Contrade e delle proprie Società, nate sui principi del mutuo soccorso e sui valori di aiuto e rispetto reciproco. Per questo credo che il prossimo sindaco di Siena dovrò avere tra le sue priorità il rafforzamento, pur nel rispetto dell’autonomia di ciascuno, del rapporto con le diciassette consorelle. Un rapporto che si dovrà rafforzare sulla base di progetti concreti, dal ripopolamento del centro storico, all’impegno per affiancare le contrade nelle questioni fiscali, fino alle decisioni da sciogliere sul fronte più strettamente legate al Palio. Sono certo, poi, che le Contrade possano giocare un ruolo determinante nella sfida per Siena capitale della cultura 2019, sia per l’unicità che esse rappresentano come fenomeno culturale a livello nazionale ed internazionale, sia per la spinta che possono dare per far vivere, in ogni rione e in ogni ambito della nostra comunità, questo progetto fondamentale per il futuro di Siena”.