In questi giorni difficili per Siena e la sua Banca, tutti i dipendenti insieme al nuovo management, hanno lavorato duramente per dimostrare con i fatti la solidità e la trasparenza del gruppo Mps al fine di tranquillizzare i mercati, gli azionisti e la clientela. A Fabrizio Viola, Alessandro Profumo, a tutti i dipendenti e al loro straordinario senso di attaccamento alla Banca va il grazie della nostra comunità. In un momento così delicato, anche alla Fondazione Mps è richiesto un grande senso di responsabilità, contrastando le fughe di notizie dall’interno e impegnandosi, almeno, a parlare con una “voce sola”. Il percorso, delineato con la sottoscrizione dei Monti Bond e con la delibera assembleare che colloca l’aumento di capitale entro il 2015, ha garantito alla Fondazione Mps un orizzonte temporale, entro il quale poter ottenere benefici dal rilancio della Banca.
Un rilancio indispensabile per scongiurare ogni ipotesi di nazionalizzazione che priverebbe Siena della sua Banca e penalizzerebbe tutti gli azionisti, a cominciare dalla Fondazione. Ecco che appare sconcertante che vi siano deputati della Fondazione Mps più impegnati in polemiche elettorali che nella tutela dell’ente, del suo patrimonio e della Banca. Nelle settimane scorse non abbiamo mai nascosto le nostre forti preoccupazioni riguardo alla parte del piano industriale che prevede le esternalizzazioni, sulle quali occorrerebbe un’ulteriore riflessione. In questo momento la priorità è mettere la Banca al riparo dalle polemiche politiche, dallo sciacallaggio elettorale e produrre una straordinaria coesione tra i tutti i soggetti, a partire da un sostegno compatto della Fondazione nei confronti del nuovo management. Un impegno che deve essere unitario anzitutto per mantenere la sede della direzione generale della Banca a Siena e con essa tutte le ricadute sull’economia della città. È solo da questo aspetto che già si può comprendere, quanto sia delicata la revisione dello statuto della Fondazione Mps. Un passaggio che, anche quando fossero imposti tempi ristretti, dovrebbe essere svolto con la massima trasparenza nei confronti della città e nel rispetto dei diritti di tutti gli stakeholder.
In relazione all’inchiesta giudiziaria in corso, l’auspicio è che presto sia fatta tutta la chiarezza sulle responsabilità. In questo senso auspichiamo che siano individuate tutte le modalità percorribili con le quali la Banca e la Fondazione Mps possano rivalersi su chi ha provocato un danno alle istituzioni e alla città.
Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco di Siena del centrosinistra