“Una scarsa conoscenza da parte degli interroganti delle prerogative e dei compiti del Consiglio comunale e del Sindaco rispetto alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e un’irrefrenabile volontà di distinguersi, ai fini di visibilità politica che, per quanto legittima, può deteriorare lo svolgimento di un mandato unitario”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena, ha commentato l’interrogazione dei Gruppi “Sinistra per Siena” e “Per Corradi Sindaco”, in merito alla situazione della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
“C’è – ha continuato Ceccuzzi – un evidente scostamento tra l’animosità che caratterizza l’interrogazione sia con i toni che con il clima che si registra nella Conferenza dei Capigruppo e sia con l’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 29 novembre. Il percorso delineato è in pieno svolgimento e richiederebbe quella coesione a cui, responsabilmente, si giunse lo scorso 29 novembre. Dal momento che quell’ordine del giorno, comunque, non rappresenta per alcuno un contratto non rescindibile, lasciamo agli interroganti il pieno diritto di trarre le loro conclusioni, mentre vorrei respingere al mittente, con fermezza, il termine ‘dilatorio’. Nessuno, e tanto meno chi parla, può avere la certezza di contribuire a compiere le scelte giuste, quello che posso garantire, però, è di svolgere il mandato ricevuto dal Consiglio comunale con piena onestà intellettuale e con il massimo impegno, per cui il termine ‘dilatorio’ ve lo restituisco”.
“Nei giorni del 30 novembre 2011, 9 gennaio e 14 febbraio 2012– ha poi aggiunto Ceccuzzi – si sono tenute tre riunioni della Conferenza dei Capigruppo. Alle prime due hanno preso parte il Presidente Gabriello Mancini e il Provveditore Claudio Pieri, quest’ultimo, per motivi connessi al suo mandato, non ha potuto essere presente nell’ultima riunione. La Fondazione Monte dei Paschi, in queste tre riunioni, ha illustrato ai Capigruppo ogni aspetto legato alla rinegoziazione del debito, in ordine sia alle scadenze temporali che ai contenuti del piano di riposizionamento presentato nella giornata di mercoledì scorso, 15 febbraio. Va dato atto sia al Presidente Mancini che al Provveditore Pieri di aver corrisposto la completezza di informativa nei confronti dei Capigruppo, e di averne ricevuto una responsabile e da me molto apprezzata tenuta sulla riservatezza dei dati sensibili dell’Ente”.
“In merito alle ultime decisioni assunte dalla Fondazione – ha proseguito Ceccuzzi – ho già dato la piena disponibilità al Presidente del Consiglio ed ai Capigruppo per coinvolgere, quanto prima, il Consiglio comunale nei modi e nei tempi da convenire. Per quanto riguarda le azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori, invece, rimangono del tutto impregiudicate ed a disposizione di ogni valutazione del Comune, per accertarne fondatezza, opportunità e ammissibilità. In tal caso l’attenzione dovrebbe rivolgersi nei confronti di tutti gli organi della Fondazione, e non solamente verso quello citato dagli interroganti, per motivi che non ci sono noti, ma che non appaiono certamente oggettivi. A questo proposito, infatti, non è neutro il contenuto del Titolo III dell’articolo 7, comma secondo, dello Statuto della Fondazione Monte dei Paschi che, semmai, ricorda agli interroganti di rivolgere le attenzioni verso un altro organo della Fondazione, piuttosto che quello ricordato. Va ricordato agli interroganti, infine, che le modifiche statutarie delle Fondazioni, in base alla normativa vigente, spettano alle stesse, e debbono essere approvate dall’Autorità di Vigilanza, in caso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Non mi esprimo in questa sede sul merito, sul quale rimando peraltro al programma di mandato, e lascio al giudizio di ciascuno se possa essere questo il momento più opportuno per intraprendere una tale iniziativa”.