Lotta ad ogni forma di corruzione, semplificazione nell’accesso agli atti della pubblica amministrazione, partecipazione e massima trasparenza nel finanziamento dell’attività pubblica e nelle nomine in enti e società pubbliche. Sono stati questi alcuni dei temi toccati da Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco di Siena del centrosinistra, intervenuto ieri, venerdì 1° febbraio nel corso dell’evento organizzato dall’associazione “Libera”, che si batte contro la mafia e contro ogni fenomeno di corruzione e illegalità.
Ripartire dalla Carta di Pisa per rafforzare legalità e trasparenza “Come prima cosa – ha detto Ceccuzzi – vorrei ringraziare ‘Libera’ per il confronto tra candidati promosso e per lavoro prezioso che svolge ogni giorno. Nel dieci mesi alla guida del Comune di Siena ci eravamo già incontrati con Libera e stavamo preparando gli atti per la sottoscrizione della cosiddetta ‘Carta di Pisa’, codice etico messo a punto da ‘Avviso Pubblico’, la rete nazionale degli enti locali per la formazione civile contro le mafie, attraverso il quale si intende rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa. Da quell’impegno vogliamo ripartire perché siamo convinti che, su temi così delicati, non si possa mai abbassare la guardia. Sempre sul fronte della trasparenza avevamo iniziato a lavorare per una tracciabilità completa e una maggiore riconoscibilità degli atti amministrativi. Lo avevamo fatto con atti concreti, come quello della ristrutturazione del Comune che aveva avviato un processo di semplificazione nel lavoro della macchina amministrativa e del rapporto con i cittadini. Anche su questo fronte, se sarò eletto sindaco, continueremo a lavorare, perché credo che cercare di mantenere un rapporto di massima trasparenza sia un impegno che ogni istituzione pubblica deve ai cittadini”.
“Sempre nel solco tracciato durante lo scorso mandato – ha continuato Ceccuzzi – noi continueremo sulla strada della buona politica e della partecipazione, che avevamo avviato già delineato nei punti della Carta della buona politica e della partecipazione approvata insieme alla mozione programmatica. Una Carta che è un atto importante per utilizzare criteri di onorabilità, professionalità nelle nomine di interesse comunale, a cui poi è subito seguita la pubblicazione sul sito web del Comune di tutti i curricula presentati in ordine ai bandi sulle nomine di un membro della deputazione generale della Fondazione e del consiglio di amministrazione della Biblioteca degli Intronati. Sempre in direzione della massima trasparenza, grazie al nostro lavoro, presso il Comune di Siena è già istituita l’anagrafe degli eletti, un regolamento per rendere pubblici reddito e patrimonio degli eletti e dei nominati del Comune di Siena. Piccoli, ma significativi semi gettati nel campo della legalità che, se sarò eletto sindaco recupererò e svilupperò ulteriormente. In quanto sindaco fui il primo ad aderire all’anagrafe degli eletti ed oggi, come candidato, ho pubblicato nel mio sito il mio curriculum vitae, il reddito e lo stato patrimoniale.
“Un altro impegno che continuerò a portare avanti – ha concluso Ceccuzzi – sarà quello per il recupero dell’azienda di Suvignano, sottratta alla mafia, ma che ancora deve trovare un uso per tutto il territorio. Una battaglia, questa, che avevo già iniziato in veste di parlamentare, opponendomi all’allora ministro Giulio Tremonti, che voleva vendere i beni confiscati alla mafia anziché restituirli alla comunità. Suvignano è un grande progetto sociale e di legalità intorno al quale tutti gli enti locali della provincia di Siena possono riconoscersi, insieme al mondo dell’associazionismo per lavorare tutti insieme affinché la struttura trovi finalmente un uso condiviso da tutta la comunità”.