Far vivere o rivivere il centro storico non deve essere considerato solo un problema, guardando i lati negativi, oppure solo i legittimi interessi personali di chi ci abita, ma come una vera opportunità di rilancio di tutta la città, in particolare delle zone attualmente assediate dalle auto, oppure non vissute in pieno come meriterebbero. Tutti i grandi centri europei, così come le piccole città a vocazione turistica, hanno fatto la scelta di pedonalizzare le vie del centro, quantomeno in determinate ore della giornata. Dopo le difficoltà iniziali ed il necessario rodaggio, il risultato è stato un “esplodere” della vita, la rivitalizzazione delle attività commerciali ed il conseguente aumento del valore degli immobili. Avanti dunque con decisione alla pedonalizzazione di Banchi di Sopra, così come alla chiusura temporanea di Pantaneto e Via Camollia. E’ giusto parlare con tutti, dialogare, discutere ed eventualmente cambiare anche idea dopo aver ascoltato residenti e attività economiche. Poi deve arrivare il momento della decisione, dove tutto deve essere ponderato con l’interesse complessivo della città, senza che prevalga il noto concetto “Nimby” (Non nel mio giardino…), ovvero “Va bene tutto, purché non siano minimamente intaccati i miei diritti soggettivi”. Il tutto dovrà essere armonizzato da una pulizia accurata e giornaliera delle strade, dall’installazione di contenitori di piccoli rifiuti per la raccolta differenziata (bottiglie, sigarette, carta ecc..), oltre al controllo delle forze dell’ordine nelle strade in questione, per prevenire comportamenti “poco virtuosi” di persone o titolari di esercizi, se ce ne fosse bisogno.
Certamente la viabilità di Siena ha bisogno di una revisione, senza gettare tutto quanto di buono è stato fatto, ma facendo i dovuti correttivi anche alla luce delle esperienze maturate. Siamo d’accordo alla chiusura totale o parziale di alcune strade del centro storico e proprio per questo motivo è necessario rendere più snello il flusso del traffico nelle zone adiacenti alle mura. E’ dunque diventato anacronistico il senso unico in via Beccafumi con la circolazione deviata dentro alle mura. Lasciamo aperto il traffico per l’accesso ai garage nella zona dentro Porta Ovile, così come devono circolare le auto in concomitanza con l’apertura degli uffici dell’Usl, ma riapriamo subito in entrambi i sensi di marcia via Beccafumi, come del resto gli autobus già fanno.
Qualcuno potrà obiettare che non sono questi i problemi della città da affrontare con urgenza, ma è altrettanto vero che da qualche parte si dovrà pur iniziare a dare un nuovo slancio. Gestione del traffico, pedonalizzazione e riconsegnare il centro storico ai cittadini che si muovono a piedi, può essere un buon inizio. Dopo tutto gli architetti che pensarono Siena centinaia di anni fa non la immaginarono come una città a misura di automobile, ma di persone.
Francesco Simpatico
Siena Società Aperta