Lo sciopero e la manifestazione di martedì, molto partecipati da tutto il personale tecnico-amministrativo dell’Università degli Studi di Siena, hanno riaffermato in modo inequivoco la generale volontà di ottenere dall’Amministrazone risposte non rinviabili quantomeno in merito al salario accessorio, alla retribuzione dei CEL (Collaboratori esperti linguistici) ed alle indennità per l’asilo nido.
La situazione del lavoro dipendente di questo Paese si sta facendo sempre più critica, è addirittura retrocessa di oltre 20 anni sul piano retributivo in rapporto all’inflazione, senza contare le ripercussioni derivanti dagli interventi di risanamento messi in atto dal Governo e che possono provocare un vero e propro salasso sulle codizioni economiche di coloro che percepiscono stipendi quali quelli erogati nelle università.
Non possiamo, nemmeno di fronte alle ragioni tecnico-giuridiche accampate e dell’assenza di risposte certe dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), anche in una fase così delicata di risanamento, legittimare l’impostazone di chi vuole escludere la contrattazione nei rapporti con i dipendenti e con le Organizzazioni Sindacali. Anzi, pur sperando che il bilancio consuntivo 2011 presentato per la ratifica al CdA di domani possa rappresentare un ulteriore significativo passo in avanti verso quel riequilibrio dei conti universitari in grado di scongiurare la dichiarazione di dissesto, ci appare necessario chiedere che ci sia una intensificazione della pratica concertativa.
Il nuovo Statuto universitario, i regolamenti conseguenti, la riorganizzazione in dipartimenti, il Dipint, la dinamica delle immatricolazioni, i servizi agli studenti, il legame con il sistema universitario regionale, il rapporto con l’economia reale sono alcune delle questioni che meritano un approfondimento ed un coinvolgimento che ad oggi non riusciamo pienamente a cogliere.
Chiediamo a tutta la comunità accademica, al Rettore, alla Dirigente Amministrativa ed allo stesso CdA di assumersi la responsabilità che occorre al fine di dare immediate risposte ai temi sia particolari che generali. Ognuno nel proprio ruolo e con le proprie prerogative e di fronte ad un numero di ricorsi giudiziari il cui esito può addirittura appesantire il percorso di risanamento ha il dovere di agire secondo un interesse equitativo che ci pare fortemente compromesso mettendo in essere quei comportamenti che siano in grado di evidenziarne la necessità e l’urgenza e l’immediata realizzazione. Altrimenti che si prenda atto di uno scollamento insanabile con questa collettività.
Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena
Iose Coppi, Segretario Generale CISL Siena
Sandro Santinami, Segretario Generale UIL Siena