Cgil: ‘Più risorse e stabilizzazioni per la scuola pubblica’

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La Federazione dei Lavoratori della Conoscenza e la CGIL sono impegnate oramai da anni in una mobilitazione continua per rappresentare i problemi della scuola e della formazione in generale.

E’ noto come il precedente Governo abbia tagliato risorse che hanno fiaccato la qualità del sistema di istruzione pubblica: le conseguenze di tali scelte sono state pagate non solo dall’utenza e dal personale della scuola, ma anche dalle istituzioni locali che si sono viste scaricare responsabilità non proprie in tema di offerta formativa. Esempi di ciò sono le sezioni Pegaso e gli interventi di supporto agli alunni disabili sostenuti dalla Regione Toscana.

L’attuale Governo non è minimamente intervenuto sul ripristino di risorse, e nemmeno nel rimettere ordine nella “macchina” statale che garantisce l’unità del sistema di istruzione sul territorio nazionale: evidenti sono le carenze che l’organizzazione scolastica nel suo insieme sta manifestando nel territorio e su cui non sono previsti provvedimenti adeguati. A ciò si aggiunge l’aggravamento prodotto dagli interventi di spending review che peggioreranno tale condizione, mettendo a rischio non solo i diritti di chi nella scuola lavora ma anche di chi nella scuola cresce, delle famiglie, per le quali essa è un momento fondamentale per l’organizzazione del loro presente e del futuro dei propri figli.

Per questo domani 12 ottobre saremo nuovamente in Piazza per partecipare allo sciopero nazionale della scuola dell’intera giornata rivendicando, tra gli altri, i seguenti punti:

• Risorse: una scuola di qualità ha bisogno di risorse certe e adeguate fin dall’inizio dell’anno, finalizzate ad avere un organico funzionale in tutte le scuole per rigarantire un servizio sempre più a rischio, per aver la possibilità di sostituire il personale assente e dare garanzia alla prosecuzione normale dell’attività didattica, per avere laboratori efficienti, compresenze, tempo scuola, vigilanza, sicurezza e funzionalità. Dimensionare le scuole rendendole stabili, con propri DS e DSGA, in grado di offrire agli alunni un’istruzione di qualità. Investimenti in tecnologie, innovazioni e riequipaggiamento. Un piano nazionale straordinario per l’edilizia scolastica.

• Occupazione: le inefficienze del MIUR non possono essere scaricate sui lavoratori precari. Rivendichiamo un piano di stabilizzazioni che dia certezze al personale docente e ATA incluso nelle graduatorie e ribadiamo il nostro no a questo tipo di concorso, inutile e costoso, soprattutto adesso, nella fase in cui siamo. Chiediamo lo sblocco delle assunzioni per il presente anno scolastico per il personale ATA.

• Diritti nel lavoro e per il lavoro: si deve aprire immediatamente il confronto sul rinnovo del contratto nazionale, oramai vecchio (scritto nel 2006 e sottoscritto nel 2007), per adeguare le retribuzioni e l’organizzazione del lavoro alle nuove condizioni della scuola, ridimensionando la legificazione dei contratti nel pubblico impiego. Chiediamo risorse importanti per la formazione del personale, ad oggi ammontanti a 1,5 euro ad operatore! Chiediamo il pagamento degli scatti di anzianità.

Soprattutto diciamo no alla seconda fase della spending review che dovrebbe tagliare ulteriori 200 milioni nella scuola: ancora tagli lineari che fanno solo cassa e non riqualificano la spesa.

Per tutto questo ci ritroveremo a Firenze domani 12 Ottobre alle ore 9.30 con concentramento in Piazza San Firenze: un’importante iniziativa, non solo per i lavoratori del settore ma per la società nel suo insieme.

 

Lorenzo Micheli, Segretario Generale FLC CGIL Siena