Con la tradizionale cerimonia al Teatro degli Astrusi e la presentazione da parte dell’enologo Vittorio Fiore, membro della Commissione di Appello per i vini a DOC e a DOCG dell’Italia Centrale presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nonché docente presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, sono state conferite le 5 stelle alla vendemmia 2012 che uscirà sul mercato solo nel 2017.
«I vini dell’annata 2012 – ha commentato l’enologo Fiore – hanno una notevole struttura, livelli di polifenoli molto alti e una intensità colorante molto elevata. I terreni di Montalcino, profondi e dotati di buona componente argillosa, hanno permesso di gestire al meglio la vegetazione e mantenerne il necessario equilibrio in una annata molto siccitosa e calda. La qualità dei vini del 2012 sarà di elevatissimo livello con caratteristiche ideali per il lungo affinamento previsto per il Brunello».
Dal punto di vista della vendemmia, l’inizio della fase vegetativa si è sviluppato con un leggero ritardo nella seconda parte del mese di aprile, probabilmente a causa del freddo invernale. Anche la fioritura e l’allegagione sono arrivate con un po’ di ritardo nella prima parte del mese di giugno. L’invaiatura si è svolta in un periodo di tempo abbastanza lungo, tra la seconda metà di luglio e la prima decade di agosto e la maturazione è arrivata con un certo anticipo. La raccolta, iniziata il 17 settembre e terminata nella prima decade di ottobre, si è svolta nelle condizioni ideali.
Nonostante il clima sia stato caratterizzato da forte instabilità, con un inverno estremamente rigido e nevoso, un’estate molta caldo e secca nella prima parte e piovosa a fine stagione, il livello di acidità delle uve è buono, ben al di sopra dei limiti del Disciplinare, e la qualità dei vini sarà di livello altissimo, con caratteristiche ideali per il lungo affinamento previsto per il Brunello.
Per quanto riguarda la quantità, la diminuzione rispetto al 2011 si attesta sul 14%, caratterizzandola come la vendemmia dalle quantità più ridotte degli ultimo 10 anni.
Per quanto riguarda il Moscadello, la raccolta delle uve è avvenuta al giusto grado di appassimento e con ottimale gradazione zuccherina, elemento essenziale per questo vino dolce da dessert. Data l’annata, le uve moscato – notoriamente delicate – hanno potuto maturare bene e senza problematiche, spesso dovute ad annate più piovose.
Anche per il Sant’Antimo quella del 2012 è stata un’ottima vendemmia, con vini concentrati e un buon potenziale di affinamento. Per questa Doc il disciplinare prevede la possibilità di utilizzo di vitigni sia rossi che bianchi. Le uve bianche sono state raccolte molto presto ad inizio settembre, con buona maturazione ed equilibrio. Per le uve rosse precoci si è iniziato nella prima decade di settembre.