La mancata nomina di due persone, Alfredo Monaci e Fabio Borghi, all’interno del CDA della Banca rischia di pregiudicare la stabilità e l’andamento dell’Ente per eccellenza del sistema istituzionale senese, il Comune di Siena – comincia così la dura nota stampa congiunta del coord. Comunale e del coord. Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola –.
Dobbiamo guardare in faccia la realtà: dinamiche di tipo personale e familistico, in una fase di difficoltà economica per le famiglie, per il ceto medio, per i più deboli come quella attuale, dimostrano una completa irresponsabilità da parte di un gruppo interessato esclusivamente a tutelare se stesso.
Il positivo processo di razionalizzazione e riordino che la nuova amministrazione aveva, fin dall’inizio del mandato, avviato, rischia di arenarsi a causa di logiche che palesano una distanza totale dalla realtà sociale della nostra città: l’eventuale arrivo di un commissario significherebbe il blocco economico totale e i licenziamenti, il contrario di ciò di cui avremmo bisogno in questo momento di crisi profonda generale.
Il voto di oggi, avulso da ogni lettura pseudo-amministrativa, deve essere guardato per ciò che è veramente, l’atto di irresponsabilità totale di un gruppo che si sottrae al bene comune per servire se stesso: ci chiediamo come anche altri consiglieri si siano riconosciuti nell’odg votato creando una commistione di volontà del tutto incomprensibile. E’ il caso in particolare dei consiglieri che rispondono alla passata amministrazione (autrice peraltro delle linee di indirizzo del bilancio 2011) e della consigliera Vigni, il cui trasformismo dimostra come non esista limite al rancore, il legame con le forze più conservatrici e di destra della città: per questo qualunque alleato risulti quello giusto purché serva a colpire l’unico progetto politico di rinnovamento esistente in città. Vergogna è l’unica parola che ci viene da pronunciare di fronte a questo brutto spettacolo in cui ognuno si vende per niente e si è disposti a sacrificare il bene comune della città, il suo futuro, il futuro di tutti i cittadini e le cittadine, pur di salvare la propria carriera.
Siamo convinti che esistano nella città energie disposte a voler sostenere insieme a noi il progetto di rinnovamento e discontinuità avviato, dando alla politica quella funzione nobile a cui i giochi di palazzo la stanno sottraendo. Rimane fermo il nostro sostegno al processo di rinnovamento e al Sindaco.