Intervento di Fabrizio Camastra – consigliere provinciale del Popolo della Libertà
La bocciatura sul voto del bilancio in consiglio comunale a Siena può rappresentare un dato politico di lettura anche delle dinamiche nazionale. I partiti in questo periodo si muovono di tattica e non di strategia. Ciò è sintomatico del fatto che stiamo attraversando una fase di trasformazione degli assetti politici. Anche se questi cambiamenti nel breve periodo, fino alle prossime elezioni politiche, non saranno radicali. La nuova legge elettorale è una chimera. Considerando la tempistica della riforma parlamentare in corso, è più probabile che i partiti correggano parzialmente il Porcellum, perché una formula troppo innovativa presuppone discussioni e tempi più lunghi di quelli a disposizione. Nel 2013 si vota. Il malcontento popolare è palpabile e i movimenti populisti avanzano. Anche questo è sintomatico del cambiamento in corso”.
“Ma i partiti – prosegue Camastra – sanno di non potersi permettere di presentarsi all’elettorato con la vecchia legge elettorale e così alla fine si metteranno d’accordo per l’unica riforma possibile, che è la correzione del Porcellum. Proprio per questo, la partita della prossima tornata delle elezioni politiche verrà giocata nell’area moderata. Le elezioni le vincerà chi pescherà più consenso in questo contenitore. Nel breve periodo i progetti di Udc e Pdl non confluiranno in un unico soggetto politico. E questo rende l’area moderata oggetto di interesse. In un tempo più lungo, (le condizioni potrebbero maturare nella prossima legislatura), la grande area dei moderati è destinata a ricompattarsi. Le abitudini della gente sono cambiate. L’era dell’informatica è nel pieno dell’espansione e al supermercato acquistare patate sbucciate e lessate non è più peccato nemmeno per le massaie più tradizionaliste. E’ prevedibile che l’offerta politica si adegui alle abitudini di ragionamento pragmatico e che quindi segua meno la fidelizzazione dell’elettorato attraverso approcci ideali e filosofici. Insomma, anche l’offerta politica passerà al ‘cotto e mangiato’. Questa cosa gli ex democristiani confluiti a sinistra l’avvertono in modo forte. Sanno di non poter pretendere più dello spazio che gli viene concesso dai titolari del copyright della sinistra. E questa cosa la soffrono. Anche a Siena. Dove al voto sul bilancio in consiglio comunale, gli ex Margherita hanno battuto la loro stessa maggioranza”.