Confesercenti e Confcommercio sul nuovo stadio

IPOTESI NUOVO STADIO: la posizione preliminare di Confesercenti e Confcommercio Siena

Esposta da Valter Fucecchi, Direttore di Confesercenti Siena, durante il dibattito aperto del 31 marzo 2014 svoltosi  presso l’Università per Stranieri di Siena.

 

progetto di ristrutturazione dell'area del Rastrello

progetto di ristrutturazione dell’area del Rastrello

L’ipotesi progettuale presentata alla città nelle scorse settimane merita di essere valutata e approfondita.

Questo incipit serve a sgombrare il campo (ove ve ne fosse bisogno) da illazioni più o meno velate che rischiano di far diventare la discussione una specie di referendum tra chi è a favore e chi è contro il nuovo stadio.

Non è così. Non è questo il centro della discussione.

Il centro della discussione è la fattibilità e la valenza di una ipotesi che prevede la riqualificazione e la riorganizzazione di un’area strategica per tutta la città e, in particolare, per il centro storico.

In quest’area insistono  realtà storiche, come l’attuale stadio, la Fortezza Medicea, realtà di servizio quali il sistema dei parcheggi e l’area del Mercato settimanale, spazi destinati alla socialità. Un riordino complessivo di spazi e funzioni può essere quindi un’ ipotesi di lavoro importante per l’intera collettività senese, se si saprà coniugare in modo efficace le esigenze di pubblica utilità con quelle di tipo economico dei soggetti che ci investiranno tanto oggi che in futuro.

Per questo, raccogliendo l’invito che ci è stato posto dalla società presentatrice del progetto, invitiamo a considerare con estrema attenzione quelle che possano essere le tipologie di attività da inserire in modo collaterale o indipendente dell’impianto sportivo. Questo può essere un elemento sul quale agire in modo serio per connotare  i futuri( ipotizzati) spazi in modo fortemente attrattivo ed innovativo. Alcune di queste possibili soluzioni sono già tratteggiate nello studio presentato, si tratta di arricchirle di ulteriori proposte  e di avviare, se l’amministrazione lo riterrà, una vera fase progettuale.

Se c’è disponibilità a lavorare seriamente su questo fronte, e non si vedono motivi perché ciò non avvenga, ciò che suscita le nostre maggiori perplessità, è il dimensionamento ipotizzato delle superfici per servizi commerciali.

Partendo dall’assunto che l’ipotesi nasce dalla volontà di risolvere un annoso problema come quello dello Stadio, scaricare 9700 mq di superficie per servizi commerciali (ovvero più del  doppio di Porta Siena tanto per avere un termine di confronto) in quella zona rischia di avere un doppio effetto  negativo su chi andrà ad operare in quegli spazi, sproporzionati rispetto all’utenza che nell’arco di 12 mesi può fruire degli spazi stessi, e su chi opera tanto nel  centro storico che nelle zone commerciali periferiche, dove già oggi si fa i conti con gli effetti della crisi e con il  depauperamento  delle residenze.

L’indicazione sui servizi commerciali va a nostro avviso fortemente ridimensionata, riportando il ragionamento ad una dimensione coerente  con i servizi da dare all’intera area evitando di aprire situazioni di conflittualità con il tessuto commerciale esistente che, proprio per il fatto di esistere, merita rispetto e considerazione.

Altra questione che andrà approfondita in modo preliminare è quella del traffico e dei parcheggi. Riguardo questi ultimi, si registra l’elemento positivo dell’incremento dei posti auto a disposizione una volta completato l’intervento. Sarebbe utile un supplemento di informazioni per capire come vengono articolati tali posti auto rispetto al servizio che deve essere svolto nei confronti dei vari componenti (stadio, commerciale, parcheggio, pubblico, altri servizi) naturalmente alle quote di box e posti auto che potrebbero essere venduti.

Sul traffico ci aspettiamo da parte dell’Amministrazione una attenta valutazione sull’impatto dei flussi veicolari considerando che la viabilità in entrata ed in uscita è di fatto già esistente ed è difficile ipotizzare la realizzazione di nuovi percorsi che non vadano ad impattare sui flussi già esistenti.

L’ultimo elemento sul quale richiamiamo l’attenzione riguarda una fase più avanzata, dove si passa dalle ipotesi alla vera progettualità.

Se e quando si passerà ad una fase operativa, dovranno essere garantiti due elementi fondamentali:

  • la non interferenza dei lavori con la possibilità di fruire soprattutto delle aree di parcheggio;
  • la garanzia che i lavori, una volta iniziati, vengano terminati perché la città non si può permettere un cantiere abbandonato nel suo cuore.