La situazione nella quale versa l’Ente Enoteca Italiana così come rappresentata durante le ultime assemblee ha portato Confindustria Siena alla decisione di recedere dalla propria qualità di Socio.
Una decisione certo dolorosa per la storia stessa dell’Enoteca Italiana e assunta con rammarico per le potenzialità rimaste inespresse, ma non più rinviabile. Le difficoltà dell’Ente infatti sono andate costantemente accrescendosi senza che fossero assunte decisioni adeguate per stabilizzarne l’andamento ed operare in termini di prospettiva. Ormai la situazione presenta caratteri di irreversibilità tali da necessitare, nel caso, di ingenti interventi finanziari, peraltro ben superiori a quanto prospettato. Interventi quindi necessari ma che però da soli non sono comunque sufficienti perché il tema vero sta nella prospettiva; in altre parole in un “piano prospettico” di azioni idonee a traguardare l’Ente verso obiettivi di integrazione nel sistema della promozione vitivinicola con respiro internazionale da coniugare allo sviluppo della propria attività core e, la cui assenza, ancora ad oggi costringe l’Enoteca Italiana in uno stallo che non può ulteriormente protrarsi. Scelte che sono andate in altro verso, soprattutto in termini di rappresentatività, capacità progettuale e di relazione in un mondo complesso come quello del vino hanno quindi minato ogni credibilità anche in prospettiva per un vero rilancio dell’Ente stesso.
Confindustria Siena