Durante l’odierna seduta del Consiglio comunale sono state presentate due interrogazioni urgenti, di contenuto simile, riguardanti la vendita della produzione dei vaccini da parte di Novartis Vaccines e Diagnostic alla GlaxoSmithKline. L’argomento è posto all’attenzione del consesso da Giulia Periccioli e Andrea Corsi, Eugenio Neri, Pietro Staderini, Massimo Bianchini, Marco Falorni e Giuseppe Giordano.
La consigliera Periccioli, ricordando come la Novartis rappresenti, con gli oltre 2.800 dipendenti, uno dei più importanti poli occupazionali sia per Siena e sia per la provincia con una ricaduta economica fondamentale nell’attuale momento di crisi, ha evidenziato l’incertezza, per la vendita del ramo vaccini alla GSK, sulla tenuta dei livelli occupazionali. Per questo ha chiesto al Sindaco se durante il recente incontro avuto con i vertici dell’azienda fosse stato informato della vendita; se ha avuto rassicurazioni sul mantenimento del polo produttivo e sul consolidamento dell’occupazione, ma anche il perché la cessione non abbia riguardato la produzione del vaccino antinfluenzale. A tal proposito se corrispondano al vero le informazioni che parlano del trasferimento di questa produzione a Liverpool. Ma anche il futuro delle prospettive dei dipendenti di quel settore, così come quella di coloro che sono occupati in attività direzionali, amministrative, di ricerca e sviluppo afferenti all’attività vaccini. Tutta una serie di questioni per le quali la consigliera ha chiesto di conoscere le iniziative del primo cittadino nei confronti della GSK al fine di verificare le intenzioni in merito alla continuità del polo produttivo e per il mantenimento dell’occupazione.
Le stesse preoccupazioni sono state palesate da Andrea Corsi, a nome degli altri firmatari dell’interrogazione, perché la Novartis, da sempre protagonista di alcune delle più importanti scoperte sui vaccini, è rimasta forse l’unica realtà di ricerca farmaceutica industriale in Italia e una risorsa formidabile per il futuro della comunità senese. Corsi ha quindi chiesto al Sindaco, quali azioni intenda mettere in atto per garantire la permanenza del centro ricerche a Siena, se ha già preso contatti con i vertici di GSK, e se, sulla questione, sono già stati interessati il Governo regionale e nazionale.
Le proprietà, come ha informato il Sindaco, non sono state ancora trasferite effettivamente, perché devono ancora essere vagliate dall’Autorità internazionale competente sull’antitrust. Sulla problematica del settore vaccini, già discussa alcune settimane fa in Consiglio comunale, una prima anticipazione era giunta al Sindaco durante l’incontro avuto con l’Azienda. Una decisione scaturita dal vertice mondiale di Novartis perché il profitto non era in linea con la redditività del resto della produzione, una situazione, quindi, che avrebbe potuto innescare un processo di smobilitazione graduale nel caso in cui non fosse stato trovato un interlocutore di analogo livello, affidabilità economica e orizzonte internazionale per trovare le risorse da investire. Una scelta che era, del resto, auspicata anche nell’incontro tenutosi in Comune con Confindustria, Novartis e sindacati. Per il trasferimento della produzione del vaccino antinfluenzale a Liverpool, annunciato da tempo dalla direzione aziendale, prima programmato per febbraio e slittato ad agosto, l’accordo sindacale siglato con Novartis prevede il riassorbimento delle circa 60 unità lavorative, un impegno che dovrà, eventualmente, essere discusso con i nuovi vertici della Glaxo con i quali i sindacati hanno già chiesto un incontro. Anche il Sindaco ha, comunque, dichiarato di non essere sereno, nonostante le potenzialità della GSK che, nel settore vaccini, ha un fatturato di circa cinque volte quello della Novartis, per questo ha già attivato la richiesta, attraverso i parlamentari senesi e la Regione, per l’apertura di un tavolo con il Governo. Il centro ricerche della Novartis, essendo un baluardo della ricerca in Italia, deve essere considerato di interesse nazionale.
Soddisfatta per la risposta ricevuta la consigliera Giulia Periccioli, con l’invito di controllare l’evolversi della situazione e chiedere, ancora, con più forza l’impegno e l’attenzione del Governo e della Regione.
Di parere opposto il collega Andrea Corsi per non aver ricevuto riscontri a quanto chiesto, e perché, come ha evidenziato, la comunità senese non può permettersi di perdere la ex Sclavo. Il consigliere ha, infatti, informato, che da un controllo effettuato sul sito internet di GSK alla voce cost savings si può leggere che dal quinto anno di questa operazione finanziaria l’azienda intende fare risparmi potenziali per circa un miliardo di sterline, e già il 50% di questa somma dal terzo anno. Una cifra estremamente importante sulla quale ipotizzare l’ambito di intervento e per la quale chiedere immediatamente spiegazioni alla GSK.